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Il problema dell'uso delle armi nel Corteo

La legge sulle manifestazioni storiche, che ieri non è stato discusso nell'Aula della Camera ed è scivolato ad oggi, presenta risvolti delicatissimi per Siena e, in particolare, per il suo Corteo.

Al di là se sia o meno opportuno un'iscrizione, praticamente obbligatoria, allo speciale albo nazionale delle manifestazioni e ricostruzioni storiche, ci sono degli aspetti che, in quanto legge, Siena non potrà fare a meno di analizzare e, poi, rispettare (forse).

L'articolo 8, che riproponiamo in fondo a questo articolo, riguarda l'uso delle armi in occasione delle manifestazioni e rievocazioni storiche. Il Corteo di Siena, che gironzola per la città prima dell'ingresso in Piazza, può costituire un richiamo all'art. 8 e con una situazione abbastanza preoccupante.

Infatti la futura legge obbliga, ai figuranti che usano armi di qualsiasi natura, di essere autorizzati dall'autorità di pubblica sicurezza con tanto di dettagliato elenco delle armi e dei loro portatori.

I figuranti di Palazzo e Contrade, che si presentano a zonzo per la città ed entrano in Piazza, sono superiori alle cento unità.

A Siena è giusto il motto noi si fa come ci pare.

14 febbraio 2024

Art. 8. (Porto e uso di armi in occasione di manifestazioni di rievocazione storica) 1. All’articolo 4 della legge 18 aprile 1975, n. 110, è aggiunto, in fine, il seguente comma: « In deroga a quanto stabilito dal presente articolo, in occasione di manifestazioni di rievocazione storica, ai partecipanti alle manifestazioni stesse è consentito esibire, portare e usare, con cartucce a salve, le armi fabbricate anteriormente al 1950 e le loro repliche, previa autorizzazione dell’autorità locale di pubblica sicurezza, rilasciata all’associazione o all’ente organizzatore sulla base di un dettagliato elenco delle armi e dei loro portatori. Alle medesime condizioni di cui al periodo precedente è consentito anche il porto di archi, balestre, spade, sciabole, armi d’asta, baionette, pugnali e stiletti ».