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I lamenti dello Zeddino

All'indomani dell'esclusione per Provenzano, lo Zeddino, nei suoi contatti con il mondo contradaiolo e con quello dell'informazione paliesca, non ha mai mancato di alzare i suoi lamenti contro la sanzione rimediata in occasione della mossa di agosto 2023.

Si tratta di lamenti legittimi, soprattutto se messi in relazione al calo consistente del gettito 2024; ma la legittimità va rivolta solo verso Palazzo.

Lo Zeddino, nello stesso tempo, ha ragione e ha torto. Ha ragione nel momento in cui Giordano e del collo gli hanno "solo" richiesto le disolpe per un semplice cambio di posto, essendo partito dalla seconda posizione. Ha torto perché il filmato è fin troppo eloquente nelle scorrettezze che lo inchiodano al di là di una semplice ammonizione.

Continuano le ragioni dello Zeddino nella lettura dei due atti amministrativi, allorché se si chiede "picche" non si può certo giustificare calando "quadri" e "fiori". Insomma, l'incapacità ed impreparazione di Giordano, della Nippa e di del collo, con una spolveratina genovese del magino Poc, hanno creato le condizioni ottimali per un ricorso dello Zeddino di fronte al Giudice ordinario seguendo le orme già intraprese senza successo da Cianchino nel luglio 2000 (NdR: di questa notizia Giordano e del collo proprio ne sono all'oscuro, vero?).

Lo Zeddino di conseguenza può trasferire i suoi lamenti di fronte al Giudice del Lavoro in questi mesi che anticipano la primavera. Per farlo però deve fare molta attenzione sfruttando proprio la compentenza del giudice ordinario che cancella quella del giudice amministrativo fiorentino.

Le motivazioni, se ben costruite e senza la produzione del filmato, potrebbero risultare anche vincenti solo se lo Zeddino riuscirà a trovare un avvocatone che lo possa seguire e costruire la batosta per Palazzo.

I margini, grazie all'incapacità di Giordano e del collo, ci sono in abbondanza; ma è necessario saperli esporre di fronte al giudice.

8 gennaio 2024