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Ulteriore proroga che ridicolizza l'incapacità della politica Il numero della Gazzetta Ufficiale è il 303; il giorno il 30 dicembre 2023 ultimo a disposizione come più e più volte evidenziato da queste pagine. La data del decreto del Ministero della Salute è una data-scandalo: 19 dicembre; cioè dal 19 dicembre ad ieri, 30 dicembre, Siena era all'oscuro completo della proroga sulla riesumazione di questa ordinanza che, come quella di fine agosto, porta la firma del sottosegretario Gemmato. Lo stesso che aveva messo in piedi dal 12 settembre scorso quella specie di tavolo tecnico dal quale sarebbe dovuto emergere un testo ufficiale che, oltre a spedire in archivio l'Ordinanza dell'animalaia, avrebbe dovuto preparare un articolato definitivo per le manifestazioni che impiegano i cavalli. Non è al momento così, ma resta il fatto che la Nippa e Michelotti erano completamente all'oscuro della firma di Gemmato emessa il 19 dicembre: è l'evidenza dell'assoluta incapacità di seguire direttamente e costantemente la vicenda. Nippa e Michelotti devono in questi cinque mesi darsi una bella regolata se non vogliono passare di fronte alla città come i principali responsabili dello strazio che attende Siena. Michelotti passeggia a Poggibonsi, ma la Nippa tutti i minuti è sulle lastre a passeggiare. Adesso l'importante è che per questi cinque entrambi continuino a restarsene in silenzio e senza montarsi la testa; probabilmente qualcosina di positivo potrebbe arrivare. Vediamo altre angolazioni della proroga. Nell'attuale testo solo la proroga di 5 mesi - Abbiamo sempre avuto paura, qui l'ultima volta, che il testo dell'ordinanza riesumata contenesse angolazioni attraverso le quali gli animalai del Ministero della Salute (che hanno più potere di qualsiasi sottosegretario o onorevole) creassero le condizioni di vendetta per ostacolare la presunzione della politica. Nonè stato così, perché il testo, oltre a tutti i lagnosi richiami delle presecedenti ordinanze, contiene di fatto solo la proroga di cinque mesi. Il termine in perfetta sintonia con il decreto legislativo - La scadenza del 1 giugno dell'ordinanza è perfettamente in linea con quanto disposto dall'ultimo decreto legislativo sulla materia e del quale i nostri tre lettori sono stati perfettamente e costantemente informati. Infatti, l'articolo 1 comma 16 del decreto legislativo 120 del 29 agosto (pubblicato in Gazzetta il 4 settembre) ha imposto l'emanazione diun dpcm o, in alternativa, un decreto del Ministro dello Sport entro nove mesi dall'entrata in vigore di questo decreto legislativo 120, cioè entro il 4 giugno 2024. Di conseguenza la proroga ridotta di 5 mesi dell'ordinanza è solo frutto degli obblighi legislativi che gli animalai del Ministero della Salute dovevano rispettare. Nippa e Michelotti nulla sapevano di tutto ciò. Perché si deve parlare di politica sconfitta - Dal 12 settembre in continuo cinguettio di notizie ufficiali facevano prevedere che la strada del testo fosse progressivamente in salita perché la presunzione e l'arroganza della politica si sono messe da subito in contrasto con gli uffici legislativi del Ministero della Salute da sempre occupati dagli avvocati animalai. La politica dei fratellini d'Italy si è proposta con una formula provinciale e del tutto insufficiente. Quando calerà a giugno il sipario avremo occasione di evidenziare tutte le insufficienti preparazioni di Michelotti e della Nippa sull'argomento. Cosa ci può aspettare al 1 giugno a ridosso del Palio - A ridosso del Palio Siena potrebbe trovarsi in forti difficoltà e sarebbe molto opportuno un passo indietro di Michelotti viste le sue dirette incapacità nella trattazione del testo. I nostri uccellini parlano di un Michelotti che è sempre stato a ruota di un altro fratellino d'Italy di elezione yankee. La Nippa dovrebbe chiedere a Michelotti di stare da parte; non lo farà perché lei, la Nippa, subisce soltanto. Ma attenta Nippa: qui è in gioco, se ancora non te ne sei accorta, il Palio e non certo il rinvio costante della pianta organica di Palazzo. Il testo attuale modificato l'ultima volta nel 2019 - L'attuale testo in vigore dell'ordinanza risale al 2019 e porta la firma del Ministro Speranza. Piccoli ritocchi su una modifica sostanziale del 2016 del Ministro Lorenzin. Al di là che tutto questo (ed altro) materiale è stato da mesi consegnato dalla nostra Redazione, non appare opportuno che del collo possa pavoneggiarsi in merito. Qui il testo dell'attuale ordinanza riesumata. Niente ricorso al TAR Lazio al momento - La semplice proproga della scadenza degli effetti di un'ordinanza non è motivo per proporre ricorso al TAR Lazio. Non si può, comunque, abbassare l'attenzione in attesa del dpcm di Giorgina entro il 1 giugno; solo in questa occasione sarà possibile il ricorso per due aspetti: Siena nulla ha a che vedere con gli scimmiottamenti; il decreto legislativo ha debordato dai limiti concessi dalla legge delega. Ne continueremo a riparlarne. Gli auguri di fine Anno - Siena vorrebbe fare a se stessa un augurio del 2024: allontanare Michelotti da Poggibonsi su questioni di cui non ha la minima conoscenza e sensibilità e la Nippa cerchi altre strade romane. Del resto è la Nippa, e non Michelotti, a passeggiare tutti i giorni sulle pietre. 31 dicembre 2023 |
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