SUNTO Sunto non si compra ... si legge gratis - Dal 1976 l'informazione paliesca senza un briciolo di pubblicità
|
|
L'Oca non potrà mai più storpiare l'inno della Torre L'Oca ha incredibilmente accettato di tenersi la censura, avvallando così l'assurda sanzione comminata da Giordano per aver storpiato l'inno della Torre nel momento massimo del giubilo vittorioso. La decisione è della Contrada e non può essere contestata, ma non può certo fermare la polemica. La decisione, in verità, ha dell'assurdo poiché è probabile che sia giunta, anche questa, attraverso un patto: sanzioni verso Torre e Carboni che non verranno alterate e, in contrapposizione, nessun ricorso con la censura. Palazzo, a differenza dell'era Demossiana, ci ha già preparato nel siparietto nascosto dietro le quinte con tanto di accordi precedenti alle riunioni di Giunta. Dobbiamo ammettere che la decisione dell'Oca, che nell'era Demossiana aveva cercato di far valere le sue ragioni fino all'ultimo appuntamento in Giunta, ha sorpreso alquanto la nostra Redazione e poteva rappresentare per Nippa e C. l'occasione di dimostrare che le sanzioni possono essere modificate se sproporzionate, come nel caso in esame. Il problema, per l'Oca, subentrerà dal prossimo luglio, allorché senza la Torre sul tufo all'uscita con il cavallo da Piazza non potranno più intonare l'inno deturpandolo. Una recidiva del comportamento può, la prima volta, ripetere la stessa sanzione (censura), ma il ripetersi continuo potrebbe far scattare deplorazioni e giungere anche alla squalifica. Non ci sarà più necessità di accordi o speciali ordinanze; intonare l'inno della Torre nella versione-Oca può anche significare problemi legati all'ordine pubblico e l'attuale Questore si sta già strofinando le mani. Se la versione-Oca viene intonata in modo legittimo in occasione della vittoria e per Giordano significa censura, nel caso in cui viene intonata all'uscita da Piazza cosa comporterà per lo stesso Giordano? 23 novembre 2023 |
|