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Nippa e Giordano si arrendono alle pressioni Ciò che abbiamo scritto per settimane sul "mercato del voto" da parte degli Assessori, ha inevitabilmente creato paura nella Nippa e in Giordano. Questi ultimi hanno preferito evitare di rischiare applicando il minimo indispensabile, optando per una linea decisamente tenera, morbida e altresì pericolosa e discriminante. Il Palio di squalifica con cui Aquila e Torre si sono salvate è il frutto della paura, della Nippa e di Giordano, di uscire dalla Giunta con le ossa rotte, segno evidente che i "quattro fratellini" sono stati più concreti dei fatti e di tutti i precedenti. Se a luglio la linea per i fantini era stata docile e non coerente con le motivazioni, ad agosto si è scritto un capitolo che potrà avere ripercussioni anche sull'ordine pubblico e verso il quale dovrà restare la stessa linea sanzionatoria. Un solo Palio di squalifica alla Contrada, per aver disturbato ripetutamente e con assiduità l'avversaria, è un rischio che chiunque può giocarsi con il fine perpetuo che è specifica caratteristica della "sindrome del Palio di Siena" conosciuta oltre i confini delle nostre mura. Insomma, se c'è un solo Palio di squalifica ogni rivale può tranquillamente usare lo scorrimento tra i canapi al fine di evitare la vittoria all'"altra". Tutto ciò può produrre un vero e proprio problema di ordine pubblico e la Nippa, non certo Giordano, sarà costretta a doverne giustificare i risultati di fronte a chi, per il mantenimento dell'ordine pubblico, può decidere, senza se e senza ma, l'interruzione dello svolgimento del Palio come è già accaduto nel 1863. Si aprono in silenzio le porte di un Palio che per Palazzo potrebbe essere decisamente ingestibile fino al 2027. Nell'era del sor Demnossi, di certo, questo non sarebbe avvenuto e lo dimostra l'Oca dell'agosto 2019: due Palii alla Contrada e 7 al Siri. Per la Nippa e Giordano, che si sono arresi alle pressioni, evidentemente c'era anche un'altra pressione: quella della cancellazione del sor Demossi. 10 novembre 2023 |
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