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Tempi della rincorsa e gli errori di Giordano

La rincorsa e la sua interpretazione, l'articolo 64, la diffida e le strategie paliesche. Sono questi gli argomenti che il giudice paliesco Giordano ha sollevato nel panorama disciplinare con la sanzione a Bartoletti commettendo con la Nippa, e la supervisione di del collo, errori che possono essere cancellati solo nel momento in cui la Commissione di Revisione è costretta ad intervenire per riposizionare un centinaio di puntini sulle "i".

Allorché si richiedono le discolpe a Bartoletti riproponendo nello stile di del collo il copia-incolla "E' stretto dovere dei fantini entrare prontamente tra i canapi nell'ordine di chiamata" non si ha l'esatta percezione del concetto di potere assoluto che la rincorsa possiede sul tempo del via.

Non solo; non ci rende conto che questo articolo 64, richiamato per il Palio nel 97, è nato in un periodo da preistoria, allorché non esistevano né le rivalità traContrade, concepite come lo sono oggi, né la stessa rincorsa, poiché il decimo era chiamato ad allinearsi assieme agli altri nove. Ecco perché è necessaria, da parte di una fantomatica Commissione che la Nippa non vuole nominare, un'interpretazione dello stesso articolo 64 coerente con i tempi sociali che il Palio sta vivendo.

Ma torniamo all'attualità e alla diffida rimediata da Bartoletti, rispondente alla mano dolce dolce della Nippa nei confronti dei fantini di luglio.

L'atteggiamento di Bartoletti, annotato direttamente e senza l'ausilio di filmati o accessori audio, è stato semplice e rientra nell'ambito della strategia paliesca che, naturalmente, non può essere oggetto di attenzione sanzionatorio in quanto Palazzo non vi può intervenire.

E' certo, comunque, che il non-ingresso tra i canapi del Bartoletti era dovuto non certo all'immobilismo della Tartuca, ma al fatto che lo Zeddino non riusciva ad allinearsi ingambato al primo canape. Da qui il ritardo pur avendo, il Bartoletti, in più occasioni avuto spazio più che sufficiente per fare il suo ingresso; quando loha fatto la Tartuca è partita bene.

Le conclusioni a cui è arrivato Giordano per far scattare la diffida sono da ritenersi errate e si pongono in contrasto con l'interpretazione dei tempi del via stabiita nel 1972, e ritoccata da Piccini nel 1981.

Scrive, infatti, Giordano che non si può "indurre a pensare all'autonoma gestione della mossa da parte dei fantini: l'A.D. ... intende ribadire il ruolo essenziale del Mossiere quale ... giudice inappellabile del momentoin cui la mnossa è da darsi e della sua validità ... E' il Mossiere pertanto che ... definisce i tempi della mossa e i limiti entro i quali i fantini hanno facoltà di muoversi".

Si tratta di un errore clamoroso da parte di Giordano, con il copia-incola di del collo, poiché la reraltà storica della rincorsa è l'esatto contrario di qurello che è stato riportato.

Spetta solo ed esclusivamente alla rincorsa stabilire il tempo del via a suo esclusivo piacimento; al mossiere è delegata la funzione solo di sollecitarne l'ingresso oppure di annullare, come Bartolino fece nell'agosto 2022, la mossa. Nient'altro.

Adesso con questo atto ufficiale sanzionatorio, viene rimessa in discussione tutta l'impostazione del ruolo della rincorsa, andando anche ad intaccare le norme regolamentari con conseguenze che vanno ad intaccare prerogative essenziali sul tempo del via che deve restare nella piena gestibilità della rincorsa.

Altrimenti si rischia di vedere un'altra volta l'episodio della seconda prova del 1982 con Ulrico Ricci che lasciò la Tartuca, di rincorsa, fuori dai canapi e costringendo il Sindaco Barni a formulare le scuse dell'Amministrazione comunale alla Contrada.

2 novembre 2023