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Resuscita l'ordinanza dell'animalaia Martini?

Stiamo attraversando una fase molto delicata, con la possibilità che possa anche resuscitare all'improvviso l'ordinanza dell'animalaia Martini, che, nella pratica legislativa, sarà sepolta entro il 31 dicembre.

Nell'incontro del 12 settembre, il massimo rappresentante presente del Governo, cioè il Capo Gabinetto del sottosegretario del Ministero della salute, aveva fatto capire a tutti, come la Nippa Fabio aveva confermato nella conferenza a reti video unificate, che il Governo aveva, ed ha, intenzione di dar vita ad un passaggio legislativo che ponesse fine, una volta per tutte, a quell'ordinanza urgente e contingibile che ogni anno (dal 2011) veniva rinnovata.

Questa specie di promessa impone un'accelerazione normativa di gran rilievo, poiché i giorni passano e l'elastico si accorcia. Tornare ad una riesumazione dell'ordinanza Martini potrebbe costituire un vero non-senso con gravi responsabilità da parte degli uffici, tutti occupati dagli animalai, del Ministero della Salute che dimostrerebbero di non avere le capacità necessarie nello stilare una normativa che vada al di là del banale copia-incolla con cui si è andati avanti dal 2011 ad oggi.

Un prolungamento al 31 dicembre 2024, dopo che è stato stabilito il pensionamento, significa solo incapacità nella composizione in successione delle norme.

Se gli animalai del Ministero della Salute non sapessero dove mettere le mani, siamo a completa disposizione.

25 settembre 2023