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Sanzioni: la seconda prova di Provenzano e la gente in pista La gente che scende in modo abusivo in pista sia al termine delle prove che, soprattutto, del Palio richiama, nei confronti delle autorità preposte al mantenimento dell'ordine pubblico, una speciale attenzione sanzionatoria da parte della Nippa. Problematica un po' inedita (quindi niente copia-incolla da parte di del collo) che la Nippa è chiamata ad interpretare sotto il profilo sanzionatorio con il quale lanciare precisi messaggi a chi, come Questore e Prefetto, ha intenzione di entrare a gamba tesa su un terreno che è sempre stato gestito da Palazzo attraverso le sue "armi" (leggi Guardie municipali). Ma cosa si deve chiedere alla Nippa? Anche qui, come per la mossa, il discorso deve essere letto per i due Palii in quanto le "invasioni abusive" di agosto costituiscono pericoli più evidenti di quelli di luglio, in occasione del quale ci sono episodi ben chiari nella casistica dei "fatto notori", figuriamoci in quelli ufficiali da parte dei deputatini. Le sanzioni non costituiscono certo forme di repressione, ma rappresentano l'unico modo che Palazzo ha per rispettare se stesso e l'intera Festa. Chi sbaglia paga, senza alcuna incertezza. Poi nel pagare si applica quella regola che è alla base di tutto: ogni episodio nel Palio diventa unico, ma l'importante è che la coerenza sanzionatoria sia applicata e motivata. Dov'è che abbiamo letto questo principio? Forse nelle innumerevoli pagine scritte dal sor Demossi; cosa ne pensano i "Quattro Fratellini?". 21 settembre 2023
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