SUNTO

Sunto non si compra ... si legge gratis - Dal 1976 l'informazione paliesca senza un briciolo di pubblicità

 

   

A gennaio: o la legge, o la nuova Ordinanza, o il decreto interministeriale

Quattro mesi solamente di proroga dal 1 settembre. Di conseguenza l'Ordinanza dell'animalaia scadrà il 1 gennaio 2024 per cui, correndo a Buti il 21 gennaio, si può ipotizzare il fatto che il Ministero della Salute si trovi con l'acqua alla gola se non risolverà la questione entro dicembre.

Tre sono le possibili, anche se solo due realizzabili in quattro mesi. La prima soluzione è una legge ad hoc per la quale Il Gruppo Interministeriale che fa capo alla Branbillotta sta lavorando con una volontà di arrivare al traguardo. Ma i tempi per una legge ex-novo sono lunghi e possono calcolarsi tra i due e i tre anni.

Altra soluzione è il rinnovo, approfondito e curato con le disposizioni di Brescia del 2017, dell'attuale ordinanza dell'animalaia Martini; un atto che può essere contestato in sede di Tar Lazio e, successivamente, al Consiglio di Stato.

Terza soluzione è quella che si lega con il decreto legislativo sul "cavallo atleta"; prevedendo un apposito decreto interministeriale tra tre Ministeri: Sport, Salute e Politiche agricole a cui abbiamo già accennato due anni e mezzo fa.

Martedì la Nippa deve avere ben chiara la situazione a 360° e non subire assolutamente il ciabattio di norme e ricorsi normativi sull'intera vicenda.

Meno male che si porterà dietro a Roma anche del collo, su cui poter contare ad occhi chiusi ... a parte il caso Arri.

5 settembre 2023