SUNTO

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La vittoria c'è; ma il "bravo" proprio no

La costruzione del Palio di agosto ha ampiamente rispettato le ingessature, per cavalli e fantini, che già si prospettavano all'indomani dell'estrazione. Così è stato, con la sola eccezione di Pusceddu nell'Aquila. Il resto ha rispettato ampiamente l'ingessamento da cui era difficile evadere.

"O" o "o" specialmente per le Contrade, suddivise in tre/quattro blocchi che, una volta assegnati i cavalli, non sono state certo ribaltati solo perché Pusceddu è arrivato alla corte di Capitan Lorenzini.

A cavalli invertiti, tra Giraffa e Oca, Egli avrebbe scelto i bianco-rossi; poi la riprova non esiste né per l'una, né per l'altra tesi.

Il Palio è splendido proprio perché, alla fine, ognuno resta delle proprie convinzioni e le trasmette con volontà all'altro. L'ingessatura esiste ed è esistita senza i ma e senza i se.

Ha vinto l'Oca ed è un dato di fatto; come è un dato di fatto che l'aggettivo "bravo" non può essere sposato con il sostantivo "vittoria". Nelle sue vesti di Professoressa, Nicoletta Fabio spiegherebbe che bravo si abbina perfettamente a chi "dimostra grande perizia e sicurezza nello svolgimento di un compito".

L'Oca ha vinto, ma non è stata proprio brava. La vittoria è arrivata in modo del tutto causale proprio perché si è basata in anticipo sull'ingessatura di cui abbiamo parlato.

Giusta, sacrosanta ed opportuna quell'esplosione di gioia immensa dei giovani e dei vecchietti; non opportune, al contrario, certe dichiarazioni e lamentele che riallacciano i ricordi al 2019.

Certo, non è opportuno ricordare a chi di dovere le tappe disciplinari che hanno portato alla doppia squalifica della Contrada. Sempre pronti, comunque, ad abbattere quel vittimismo che serve solo per confondere ... i ricordi. Basta chiedercelo e noi saremo pronti.

Per l'agosto 1977, quando Fontebranda non sembrava coniugarsi con il caso, Sunto cartaceo aprì così:

Agosto 2023 ha una configurazione ben diversa. Così, semplicemente.

18 agosto 2023