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Le fasi della mossa vanno analizzate nel loro complesso L'osservazione esterna della giustizia paliesca di Provenzano poresenta, forse per kla prima volta, un quadro decisamente curioso rispetto al passato. Curioso perché laconcentrazione su ciè che è avvenuto per prove e Palio assume un spetto diverso dagli anni precedenti. In pratica, specialmente per il Palio, si è assistito a minuscoli, ma fondmentali, movimenti dei fantini nelle prime tre posizioni, mentre il resto è rimasto immobile, trabnquillo e senza rilievi disciplinari. Partiamo dalla mossa del Palio che deve essere analizzata in tre sezioni dei cinque ingressi tra i canapi. Queste tre sezioni si sono sempre sovrapposte: il comportamento di Onda, Torre e Selva; l'assoluta calma nell'allineamento delle altre sei che hanno sempre caratterizzato un blocco compatto; la rincorsa della Chiocciola. La mossa deve definirsi, rispetto a ciò che è avvenuto in passato con qualsiasi Sindaco, assolutamente tranquilla, ma il punto è un altro: ci sono state violazioni a quanto stabilisce l'art. 64, che nel Palio si trasforma in art. 87? Partiamo dalla Chiocciola. Bartoletti ha più volte invocato la mancanza di spazio per poter entrare, chiedendo a più riprese ad un fantino di spingere in basso. Le infrazioni non esistono al riguardo; esiste infrazione sul fatto che Bartolino senza febbre lo ha "richiamato" due volte. Qui scatta l'azione disciplinare poiché l'interpretzione della mossa del 1991 (era Piccini) arrivata senza particolari modifiche ad oggi stabilisce che il Mossiere "ha facoltà di sollecitare l'entrata ... e se via sia lo spazio necessario la rincorsa potrà essere richiamata ufficialmente". Nonostante le folkloristiche interpretazioni di chi crede che i richiami del Mossiere alle 9 tra i canapi comportino sanzioni disciplinari, l'unico richiamo che comporti sanzioni automatiche è quellom rivolto alla rincorsa e Silvaninocaro ne sa qualcosa vistoi che è stato la prima vittima sacrificata da Piccini. Tutto dipende da ciò che Bartolino senza febbre ha scritto nel suo rapporto; se ha evidneziato il richiamo a Bartoletti scatta la sanzione; altrimenti il fantino se la cava. Analizziamo l'altro segmento della mossa che riguarda le prime tre al canape; ma a questo punto occorre aprire la finestra sulla seconda prova. Perché? Perché l'infrazione più consistente tra Tartuca e Chiocciola è avvenuta tra un ingresso e l'altro, per cui la Nippa se è costretta ad esaminare l'interezza delle fasi della mossa della seconda prova è praticamente obbligata ad usare lo stesso metro anche per il Palio. Torniamo ai cinque ingressi del Palio; ebbene in tutte e cinque le fasi le infrazioni all'art. 64 costituiscono rilievi sanzionatori almeno per due: Zeddino e At-zeni. Carlo Sanna, a cui comunque la Nippa (con la firma di Giordano) dovrà chiedere le discolpe, potrebbe salvarsi ampiamente nel rispetto di quella filosofia della rivalità contradaiola, in considerazione del fatto che il "disturbo" recato non è risultato plateale e non ha oltrepassato alcun limite, soprattutto in relazione alla salvaguardia del cavallo e dell'ordine pubblico e di non aver mai posto il cavallo in maniera trasversale. Zeddino potrebbe rischiare la sanzione solo se la Nippa focalizza il suo atteggiamento tra un ingresso e l'altro, allorché si è posto volontariamente al terzo poste e, forse, avrebbe fatto meglio a rimanerci sempre. Diversa, ma non certo più eccessiva degli altri due fantini, è la posizione dell'At-zeni che nel suo parziale girovagare sempre nella terza posizione ha ostacolato in varie occasioni la partenza della Torre. Appare scontata per lui, come per Zeddino e Sanna, la richiesta di discolpe, anche se, vedendo e rivedendo il filmato, non esiste possibilità per una sanzione di una certa rilevanza. Sanzione abbastanza rilevante potrebbe arrivare nell'analisi della seconda prova con Bartoletti e Murtas sull'orlo dell'ammonizione diretta. Bartoletti per avere, dopo la plateale sceneggiata messa in atto da Murtas, cercato di "sospingere" al di là del secondo canape il fantino della Tartuca; lo stesso Murtas, che potrebbe anche andare al di là dell'ammonizione, per avere "involontariamente" impennato Una per Tutti e per aver continuamente, anche nell'ultimo abbassamento del canape, csambiato posto "avvicinandosi" alla Chiocciola. Non è dato sapere se le due Contrade abbiano presentato esposti accusatori, che sono assolutamente legali e legittimi in questa fase, ma è evidenti che i tre deputatini non siano certo stati abbagliati dal sole. Poi per la Nippa si apre l'analisi dell'immediato post-Palio con tutta una serie di fatti notori che, se non valutati nella loro interiezza, costituiscono un gravissimo handicap nel percorso sanzionatorio per il mandato amministrativo. Di episodi, a quanto risulta, ce ne sono in abbondanza e bisognerà veder se i deputatini avranno o meno allegato i filmati ufficiali del consorzietto e se del collo li ha adeguatamente addestrati al riguardo. Senza documentazione, e per le lacune contenute nel Regolamento all'art. 92, i fatti notori restano tali e non possono essere sanzionati. Tutto è nelle mani della relazione dei tre deputatini, uno dei quali per agosto è stato mandato a vedere chi vince. Ripetiamo: se i deputatini si sono limitati ad allegare tutti gli allegati delle varie camere televisive del consorzietto il fatto notorio è documentato e spetta alla Nippa, con la firma di Giordano, "leggere" immagini e frame; del collo sull'intera problematica non sembra sappia "leggere" perché con i video non si può fare il copia-incolla. 17 luglio 2023
una mossa da definirsi tranquilla ma le irregolarità delle tre contrade basse sono evidenti un allinemaneo spaccato in tre parti: le tre in basso, il blocco compatto e la rincorsa |
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