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Nella Ribollita di Palazzo solo Giordano è ok

Il quadro degli otto Assessori della Nippa Fabio è stato condizionato dall'esito dei risultati elettorali, con i Fratellini d'Italy a dettare giustamente i tempi e modalità.

E' evidente che spettava loro piantare le bandierine dei vittoriosi; così è stato relagndo agli altri quello che restava della torta. La Nippa Fabio non ha potuto che seguire le indicazioni di chi l'ha proiettata verso Palazzo.

Ma se i nomi degli otto Assessori rimbalzano in continuazione sulle colonne della carta stampata, l'unico che non era previsto è risultato essere Giuseppe Giordano.

Le deleghe, poi, scrivono un capitolo a parte perché la Nippa Fabio è parsa come un cuoco alle prese di mescolare nel pentolone ortaggi e non solo per dare vita alla ribollita che dovrà accompagnarla fino al 2028. Sono da escludere variazioni alla ribollita, perché non sarebbe proprio il caso di una totale sconfitta dei partiti vincitori.

Servita la ribollita, l'unica delega che è apparsa coerente con la recente storia del Palio (dal 1999) è quella di Giordano, il GiGi paliesco che dovrà comminare le sanzioni fino al 2028.

Perché coerente? Perché dopo la disgraziata esperienza della coppia Valentini-Mazzini, quest'ultimo immediatamente sostituito da Balani, è apparso più che evidente che tra Sindaco ed Assessore Delegato esista un filtro decisionale abbastanza alto.

La coerenza deliberativa, infatti, non può permettere all'Assessore Delegato di offuscare un fatto, o ritenerlo inferiore nella quantificazione della sanzione, rispetto alle vedute del Sindaco che la storia del Palio impone essere il punto più visibile e più alto di tutta la struttura organizzativa della Festa.

15 giugno 2023