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Cosa fare di quel certificato veterinario ufficialmente richiesto?

Lo prescrive con estrema chiarezza l'articolo 6 del Regolamento del Fallimentone 2023; i cavallai hanno l'obbligo di "presentare ... certificazione sullo stato sanitario e farmacologico degli ultimi 15 giorni del/i cavallo/i da parte del veterinario di fiducia ed iscritto all'Albo professionale".

Lo ribadisce l'ordinanza n. 50, che con il Sindaco Ceccuzzi (idea Sunto) ha sostituito la letterona di iscrizione, là dove, al punto c) delle "modalità di pre-iscrizione", si ribadisce lo stesso obbligo di presentazione del certificato veterinario.

Non è dato sapere, perché la prassi è a noi sconosciuta, se questo certificato fa effettivamente parte del corredo dei documenti richiesti, ma il punto non è questo.

Quando nel 2019 il sor Demossi rivoluzionò il pacchetto che riguardava il Fallimentone, l'obiettivo principale era sì la salvaguardia del cavallo, ma, soprattutto, quello della Contrada.

Ecco, di conseguenza, e proprio per tutelare la Contrada l'obbligo di presentare certificato medico degli ultimi 15 giorni, consentendo così al gruppo dei Veterinari di poter svolgere una valutazione più approfondita.

Ma le Contrade? Non risulta che le Contrade abbiano potuto visionare tale certificazione e la Nippa Fabio dovrebbe fare chiarezza in merito.

Fermo restando che ci sia il parere positivo dei quattro Veterinari di Palazzo, sarebbe molto opportuno che questa certificazione, chiusa in una busta, venga consegnata al Capitano non appena concluse le operazioni di assegnazione.

Si consentirebbe così alle Contrade di venire in possesso di un documento sensibile nel momento in cui il cavallo è a tutti gli effetti di proprietà della Contrada.

L'ufficietto non sarà sulla nostra stessa linea.

9 giugno 2023