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I Civici devono portare gli elettori alle urne

Lo scontro tra Partiti tradizionali e Civici passa inevitabilmente nella capacità di attrazione dell'elettorato verso le due sponde contraddistinte. Se i Partiti possono gongolare poiché posseggono una base elettorale più o meno granitica e senza voli empirici (il voto disgiunto non viene mai evocato dagli stessi), i Civici devono rincorrere porta a porta l'elettorato e penetrare dentro le varie casseforti dei Partiti in modo da corroderne una corazza che solo nelle elezioni politiche appare consolidata.

Se i Civici non fanno assomigliare i Partiti a delle vere forme di formaggio groviera, la partita è persa il partenza ed allora c'è da chiedersi il perché di così tanto clamore negli slogan del "votate me che non sono come loro".

Tre sono i soli risultati della partita del 15 maggio: un 2-0 netto per i Partiti che cancellerebbe in toto ogni velleità di un civismo apparente; un 1-1 che segnerebbe un enorme problema per quella configurazione di Partita esclusa dal ballottaggio; un 2-0 molto molto significativo per i Civici e che decreterebbe uil tracollo dei Partiti groviera.

Ma per attuare quest'ultimo risultato i Civici devono convincere l'elettorato a presentarsi alle urne per oltrepassare i 33.000 voti validi. Solo così i Partiti riceverebbero un sonoro ceffone che, ne siamo certi, richiamerebbe l'attenzione nazionale.

24 aprile 2023