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Basta con la riunione separata per la scelta dei cavalli da parte dei Capitani

Il giorno è il 29 giugno; l'anno il 1977; il luogo Palazzo; il momento è la scelta dei cavalli. Cosa accadde 46 anni fa?

Accade una vera e propria violenza al Regolamento del Palio, con il nulla osta dell'allora Sindaco Vannini; una violenza che si èp trasformata abusivamente in tradizione.

I Capitani di quel Palio ottennero la possibilità di violentare il primo comma dell'articolo 46 facendo uscire dalla sala della Giunta (che in quel periodo si trovava dove oggi sono "parcheggiate" le segretarie del Sindaco) i Deputati della Festa, ìl Segretario Generale, il Mossieri, gli addetti di Palazzo e il Sindaco.

Con questa mossa i Capitani si sentivano liberi dall'applicare le disposizioni del Regolamento e di procedere alla scelta come meglio preferivano.

Il Regolamento impone, al contrario, che la scelta venga effettuata "ad eliminazione", conla possibilità della sospensione, ma senza riunioni "segrete" che sospendono le operazioni.

Una vera e propria rivoluzione illegittima delle regole del gioco quela che nacque 46 anni fa e che, evidentemente, in Palazzo nessuno ne conosce la storia.

Rispettare le regole del gioco è la garanzia più evidente che si possa applicare per il rispetto del Palio. Concetti questi di difficilissima applicazione, poiché manca la base.

Adesso far capire al nuovo Nippe, o Nippa, che i Capitani sotto l'attenta benevolenza di Palazzo, si comportano in maniera illegittima, costituirà una missione impossibile; per cui lo scimmiottamento del Palio, a cura di Palazzo, proseguirà negli anni.

17 aprile 2023