SUNTO

Sunto non si compra ... si legge gratis - Dal 1976 l'informazione paliesca senza un briciolo di pubblicità

 

   

Capitanbruschelli obbligato a ricorrere in Cassazione

La situazione all'indomani della sentenza della Corte d'Appello per Capitanbruschelli non è così "felice" come in un primo motimento era apparsa.

Al di là che il falso è sì passato in prescrizione, ma resta pur sempre come reato da lui commesso, Capitanbruschelli si trova in netta difficoltà con la "riesumazione" fiorentina del maltrattamento che Siena aveva cancellato.

Per Capitanbruschelli la strada che porta in Cassazione, e sicuramente poi alla prescrizione, ha un percorso obbligatorio. Al momento Capitanbruschelli si trova in una fase di limbo molto pericoloso e da non sottovalutare.

Mentre per Siena non esistono problemi di sorta per quanto prescrive il Regolamento per il Palio (Capitanbruschelli non ha in corso una condanna definitiva per maltrattamento di animali, art. 59), problemi possono subentrare negli altri scimmiottamenti dove non esistono le regole e si naviga a vista.

Tra queste c'è un chiaro riferimento all'ordinanza Martini, là dove viene proibito "accarezzare" qualsiasi cavallo se si è condannati per maltrattamento e senza specificare il grado di giudizio.

E' evidente che il ricorso in Cassazione richiede per Capitanbruschelli un tempo molto lungo, da qui la prevedibile scappatoia della prescrizione, e di conseguenza nell'attualità del quotidiano va considerato innocente.

Se si considera che nei paesi degli scimmiottamenti nessuno vuole assumersi direttamente le responsabilità, proprio perché mancano le regole del gioco, Capitanbruschelli può rischiare di ritrovarsi di fronte ad un cartellino rosso e senza poter replicare.

22 marzo 2023