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I fantini devono ancora capire le differenze tra Siena e gli scimmiottamenti

Nel leggere con attenzione, e le dovute sottolineature, le memorie del 2022 presentate dai fantini coinvolti, si ha la sensazione che i propri avvocati palieschi non siano ancora riusciti a distinguere la differenza che esiste tra Siena ed i numerosi scimmiottamenti sparsi in Italia.

Si può sempre avanzare l'ipotesi che gli avvocati palieschi seguano le indicazioni dei fantini, visto che sono loro a firmare i relativi fogli, ma ciò non sposta il problema: Siena non è come gli scimmiottamenti italici.

A Siena esistono regole precise, che non si riscontrano in quell'ammasso folkloristico oltre le nostre mura, e che impongono il rispetto delle stesse.

Il sor Demossi, in parte, è riuscito a trasmetter la "cultura sanzionatoria", ma il passo definitivo e conclusivo spetterà solo al nuovo inquilino di Palazzo, avvantaggiato dalle nuove regole del gioco.

Ci riferiamo in particolare alle disposizioni che riguardano per i fantini la diffida. I fantini devono rendersi conto che Siena nulla a che vedere con gli scimmiottamenti, ed il loro continuo girovagare tra i canapi, specialmente in occasione delle prove o delle batterie della tratta, significa semplicemente intaccare le regole del gioco.

Spetta al nuovo inquilino di Palazzo ribadire la giustezza delle sanzioni anche, ma soprattutto, per le prove attraverso la diffida che, se l'infrazione si ripete nel tempo, si trasforma automaticamente in ammonizione ancor prima di correre il Palio.

Se il nuovo inquilino di Palazzo avrà la giusta ed opportuna "cultura delle sanzioni" prima che il gioco inizi, per i fantini il cambio di posto, o il girovagare tra i canapi, per batterie e prove, costituirebbe infrazione alle norme e richiamerebbe sanzioni disciplinari.

Ma il nuovo inquilino di Palazzo riesce a comprendere di cosa stiamo parlando?

13 febbraio 2023