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Gli onorandini stanno perdendo tempo

I giorni passano con l'abituale velocità, ma gli onorandini sembrano non rendersene conto. Incardinati nella loro consueta burocrazia, non sembrano rendersi conto della complessità organizzativa che si sta delineando in questo passaggio di consegne con il nuovo inquilino di Palazzo.

Eppure di problematiche ne esistono, a cominciare da quella relativa all'interpretazione sugli esposti accusatori. A chiacchiere, ma solo sotto il profilo del vento, i 17 onorandini sono pronti, oltre che a farsi fotografare, a blaterare; nella sostanza poco accade e proprio quello degli esposti accusatori ne è ampia dimostrazione.

Gli onorandini rappresentano un organismo non affidabile sotto varie angolazioni: non sanno di cosa si stia parlando; non hanno idee; creano problemi poiché Palazzo deve a norma di Regolamento "consultarli"; si avvinghiano su se stessi senza concludere alcun ché.

Ancora, a metà febbraio, non è emerso un segnale che possa indicare un tragitto da seguire per l'attuale e il nuovo inquilino di Palazzo; è assente la consapevolezza di parlare delle "cose del Palio".

L'inutilità di questo organismo, nel momento in cui viene avvertita, richiama un semplice interrogativo: perché non si sciolgono?

13 febbraio 2023