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Il caso di Zentile ripropone l'interrogativo: perché deve essere Palazzo e non le Contrade a pagare?

Un altro intervento dell'uomo contro le regole della Natura: è così che Zentile si è salvato e può costituire, fin da domani, un altro messaggio condito da tanta superflua retorica sull'argomento della salvaguardia equina che Siena, per prima nel mondo fin dal 1849, ha saputo scandire in faccia a tutti.

Domani, come noto, ci sarà da parte del sor Demossi un'esaltazione del motto "Siena ama il cavallo", che, appunto oltre al meccanismo retorico, non ha alcun significato dentro le mura. Al di là di queste può sempre essere oggetto di una comunicazione che deve essere diretta e continua, ma mancano gli organi di Palazzo a ché questo capolavoro contro le regole della Natura possa emergere.

Al di là delle considerazioni sopra esposte, Zentile ripropone un interrogativo, che ha sempre costituito una "idea Sunto". Perché deve essere sempre Palazzo a dover sostenere le spese di recupero contro Natura del fattore equino e non chi ha creato le condizioni per il passaggio dalla Clinica?

Insomma, perché si deve attingere dalle casse della comunità senese per fronteggiare "guai" causati dall'Ente Contrada?

Un argomento che la nuova amministrazione di Palazzo non potrà non analizzare nei dettagli organizzativi ed operativi.

23 gennaio 2023