SUNTO

Sunto non si compra ... si legge gratis - Dal 1976 l'informazione paliesca senza un briciolo di pubblicità

 

   

La rissa e il codice penale non si combattono con le freccette

La sentenza della Corte d'Appello di Firenze sul ricorso di un gruppo di torraioli, difesi da Daniele Bielli, ha stabilito un altro punto a favore della Procura di Siena che, dagli inizio degli anni '30 del 1800, ha sempre stabilito e concepito gli scontri sul tufo come delle vere e proprie risse.

Se il mondo contradaiolo vuole continuare a gestire lo scontro con la Procura, usando freccette e nostalgici pensieri rispolverati dal passato, risulterà sempre perdente poiché i viottoli da prendere sono ben altri.

Firenze ha demolito ogni tentativo di ricondurre il fronteggiamento a "cose di casa", riproponendo quel "gioco delle pugna" che non possiede alcun significato né storico, né attuale. E' da notare che chi partecipava al "gioco delle pugna" vi partecipava perché sapeva di essere nel contesto di un "gioco", un po' come avviene ad Ivrea dove lo scopo unico è quello di scaricarsi a vicenda le arance. Il Palio, al contrario, è un altro "gioco" e chi partecipa, le Contrade, sa che l'obiettivo è di arrivare primo al bandierino, non certo quello di prendersi a cazzotti.

Il pronunciamento della Corte di Appello non può considerarsi come l'ultima possibilità per il Palio di far valere le sue ragioni ed i suoi diritti di picchiarsi; serve però un radicale cambio di passo nel momento in cui ci si deve confrontare con il codice penale.

L'onorevole Michelotti ha probabilmente indovinato il giusto percorso, con un'inedita proposta di legge, che però non avrà valore retroattivo. I due procedimenti penali ancora in essere, relativi all'agosto 2015 e a luglio 2018, devono essere affrontati dai difensori con ben altra determinazione e senza rincorrere il passato molto passato.

Firenze ha ribadito il concetto di salvaguardia dell'ordine pubblico: «era proprio l'ordine pubblico, che un numero consistente di carabinieri e forze di polizia in assetto antisommossa non riuscivano a ristabilire tanto da dover in un primo momento ripiegare»; forse ci si è troppo innamorati nel rincorrere la freschezza del passato senza tener presente il vero rischio causato dalla sicurezza del pubblico presente in Piazza.

Certo è che  lo svolgimento del processo su questo tema rissa-fronteggiamento richiederà più attenzione e meno ricorso alle leggende, vere e proprie nemiche della storia.

16 dicembre 2022