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Non spetta al Mossiere stabilire chi debba restare al canape

Nel 2022 sia Bircolotti che Bartolino-senza-febbre hanno dato ampia dumostrazione di cosa significa non aver capito nulla sui tempi della mossa.

Mentre Bircolotti è annebbiato dagli scimmiottamenti, con l'obiettivo di far partire tutti nelle stesse condizioni, Bartolino-senza-febbre è sempre stato condizionato dal bombordamento dei capitanini che  gli hanno trasmesso il veto di lasciare qualcuno al canape andando a ricercare la mossa peretta che solo Ilario Atanasi riusciva ad elaborare.

Bircolotti e Bartolino-senza-febbre non sono riusciti a trasferirsi in pieno nella filosofia della mossa del Palio, che, nella sua unicità mondiale, stabilisce in modo perentorio che il tempo del via lo dà la rincorsa e non certo il Mossiere.

La semplicità con cui viene stabilito il tempo del via riguarda soprattutto lo schieramento tra i canapi in quel preciso momento, aiutando a partire ma, soprattutto, a lasciare al canape l'"indesiderato", sia esso con il giubbetto della rivale o con qualsiasi altro giubbetto.

Non hanno giustificazioni i due mossieri dell'annata, per cui, se Bartolino-senza-febbre dovesse risalire purtroppo sul Verrocchio, sarà opportuno che i 17 capitanini sappiano individuare nuove disposizioni verbali per chiarire quale sia il ruolo della rincorsa nell'unico Palio esistente.

21 novembre 2022