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Scimmiottamenti sempre più patetici: adesso anche la cena della vittoria

Il solo pensare di insegnare qualcosina a Siena, da parte dei numerosi nuclei che danno vita e spazio agli scimmiottamenti italici, potrebbe far riflettere anche in senso positivo.

Il problema ha un'altra visione: non c'è niente che Siena possa "prendere" dagli altri per il semplice motivo che Siena nonha proprio niente da imparare.

Ne è un'ulteriore dimostrazione anche lo scimmiottamento, che in molti luoghi italici viene effettuato con risalto quasi inedito, della cena della vittoria.

Non abbiamo tempo da perdere nel ricostruire quando gli scimmiottamenti hanno ricopiato le cene delle vittorie; sta di fatto che anche questo passaggio, unico dell'immenso patrimonio paliesco della città, è stato, con estrema semplicità, scopiazzato senza alcun fondamento se non quello di imbastardire l'unico e solo luogo dove è nato un gioco chiamato "Palio".

Gli scimmiottamenti mancano di originalità e non hanno la minima possibilità di ingegnarsi nel trovare qualcosina che li aiuti ad allontanarsi da Siena.

Troppo facile copiare; troppo banale gongolarsi su tradizioni inventate e tristemente riscoperte tra foglietti scritti a mano ma mai coevi.

Coevi per Siena sono alcuni passaggi che nemmeno gli inglesi (con il football ole corse dei cavalli) possono vantare: stesso luogo dove si corre il Palio (Piazza del Campo); stesso numero di partecipanti (17); stesse regole codificate nel momento in cui si è deciso che fosse Palazzo a farle rispettare; stesso orgoglio di appartenenza.

Insomma: Siena; così, semplicemente.

26 settembre 2022