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I deputatini devono essere obbligati a conoscere il Regolamento

Esistono meccanismi nella giustizia paliesca che possono ritenersi obbligati, come lo è la scelta dei deputatini sulla cui esclusiva relazione si basano i provvedimenti disciplinari.

Anche la recente modifica dell'articolo 7 impone, anche se non in modo vincolante, la scelta tra i nominativi forniti dalla Confraternita delle Processioni; non per questo Palazzo deve restare inerme.

Al di là delle decisioni del sor Demossi riguardo la sua candidatura per il giugno 2023, alcuni passi sono certi: sarà lui a portare il Fallimentone 2023 a compimento organizzativo e sarà lui che dirigerà l'estrazione delle quattro Contrade di Provenzano prevista per il 28 maggio. Sarà sempre lui, il sor Demossi, a nominare per Provenzano i componenti aiutanti di Provenzano: deputatini, ispettorini ed i folkloristici giudici della vincita.

Allora, fermo restando che onorandini, ex-onorandini, capitanini ed ex-capitanini (come ha dimostrato la recente intervuistaall'onorandone) non hanno la minima conoscenza delle regole del gioco, sarebbe opportuno che il sor Demossi prendesse a cuore il problema soprattutto per evitare "difficoltà" in sede sanzionatoria.

In che modo? Molto semplice. Basta una lettera, scritta molto bene, con la quale invitare ed obbligare i 17 onorandini a fornire nominativi che abbiano dimestichezza con le regole del gioco; cioè che le conoscano e le sappiano interpretare sia nei giorni palieschi ma, soprattutto, nello scritto della relazione.

Se poi, all'interno di ogni Contrada, viene a mancare il nominativo adatto, cioè che abbia dimestichezza con le "regole del gioco", il problema ha ben altra connotazione.

Per Provenzano 2023 è necessario avere deputatini ed ispettorini "capaci" e non "raccomandati" interni per riempire la casellina. Tutto nelle mani del sor Demossi.

25 settembre 2022