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Un ottobre bollente

Settembre è stato un mese tiepidino, riservando solo qualche scontata intervista ai vincitori, e non agli sconfitti, degli scimmiottamenti italici. Settembre sta preparando un ottobre incandescente.

Sul tavolo di Palazzo tutto ciò che riguarderà il 2023, iniziando dal Fallimentone e dalle regole che il sor Demossi sembrerebbe intenzionato a riscrivere per non restare ancora una volta con il cerino in mano.

Ma, soprattutto, ottobre sarà il mese delle polemiche sui provvedimenti disciplinari nella loro nuova veste sanzionatoria. Con le modifiche del dicembre 2019, vengono ad applicarsi per la prima volta i massimi poteri che sono stati concessi al Giudice paliesco.

Fazzi, infatti, prima chiederà le discolpe ai "cattivi", poi sanzionerà o archivierà, a seconda delle "giustificazioni" presentate, tutti coloro che vedono il prossimo mese di ottobre come un mese da evitare.

Vero è che il sardo-tedesco-tedesco-sardo salirà nelle prime due domeniche del mese sulla super-vetta dell'idolatria con il sorriso sempre in bocca; ma è altrettanto vero che, per la popolazione contradaiola e paliesca, questo mese di ottobre assumerà ben altre conformazioni.

Fin troppo facile e semplice prevedere un'ondata di polemiche, di distinguo, di dichiarazioni, di comunicati e quant'altro collegato alle sanzioni 2022 e al Fallimentone 2023.

Poi, non dimentichiamocelo, ottobre sarà il mese in cui il sor Demossi si candiderà per giugno 2023; una ciliegina dentro il mese bollente.

16 settembre 2022