SUNTO

Sunto non si compra ... si legge gratis - Dal 1976 l'informazione paliesca senza un briciolo di pubblicità

 

   

Colpire il proprietario non il cavallo

Le impressioni emerse nella risposta del sor Demossi all'interrogazione di Castellani preannunciano la squalifica al cavallo se il proprietario preferirà incamerare i soldi e non presentarlo né agli annusi, né alla tratta.

La soluzione non è gradita alla nostra Redazione, poiché si andrà ulteriormente a codificare il gioco di chi non vuole tra i piedi il cavallo X, oltre, ovviamente, a tutti i tentativi di penetrazione da parte degli altri scimmiottamenti italici.

Meglio sarebbe colpire direttamente il proprietario, anche trasportandolo di fronte al Tribunale civile per i gravi danni causati all'immagine del Palio: nessuno è obbligato ad iscrivere al Fallimentone un cavallo, chi lo fa sa perfettamente cosa vada a rischiare se non prosegue l'iter che da marzo si collega alla tratta di agosto.

Il cavallaio dovrebbe diventare "custode" di un proprio bene che deve restare a disposizione di Palazzo; solo così i giochini strategici, che mai nella storia hanno portato ai frutti desiderati, verrebbero frantumati.

Se, come sembra, si procederà invece alla squalifica del "bene materiale", il cavallo, non solo si alimenta la mentalità del "giochino", ma si rischia che in occasione di ogni Palio ci si trovi di fronte ad un numero consistente di 6-7 debuttanti; un rischio che Palazzo non può certo correre e che ha il sapore del cerino rimasto in mano.

14 settembre 2022