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2023 con o senza il sor Demossi

Ha poca importanza, quasi nulla, se il sor Demossi intenda partecipare al palietto delle elezioni di giugno 2023; ha enorme importanza, invece, che lo stesso sor Demossi, con le buone o le cattive, si ponga un obiettivo preciso: modificare il rapporto tra proprietari degli equidi e Palazzo.

Le massicce assenze che hanno condizionato Provenzano rappresentano il punto del non ritorno, per cui è necessario rimboccarsi le maniche ed attuare tutti i passi necessari per scongiurare un bis che sarebbe catastrofico per l'immagine del Palio, e non solo per questa.

Un sor Demossi "svogliato", perché non candidato, proietterebbe il 2023 con le stesse attuali regole in quanto la capacità organizzativa del bravo-bravo del collo non può che andare oltre il banale copia-incolla. Ecco perché è necessario, ma anche inevitabile, che i 32 Consiglieri prendano in mano, per quanto di loro competenza, il "gioco" in mano e circondare lo svogliato sor Demossi.

Le "idee Sunto", che non potranno certo essere oggetto del copia-incolla, hanno individuato in una semplice mozione i passaggi per illuminare il sor Demossi in vista del 2023.

Perché siano chiari due punti base: nel 2023 chiunque sarà chiamato dai cittadini a guidare le sorti della città, e del Palio, dovrà "fare i conti" con la svogliatezza del sor Demossi. In secondo luogo, gli attuali 32 consiglieri sono stati eletti direttamente dal popolo votante e spetta solo a loro il controllo di come potrà agire il sor Demossi sul tema paliesco.

Occorre, quindi, che la nostra Redazione prepari un testo per la mozione nella quale non ci sarà posto per le marcature, che simboleggiano le pisciatine di appartenenza politica degli interventi alla "questo ce l'ho messo io".

Poi, se il sor Demossi avrà voglia di auto-candidarsi la strada sarà più semplice ... sempre che riesca a trovare i partiti che lo appoggeranno.

21 agosto 2022