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L'intervento di Delta

 

Palio luglio 2022. Pantera di rincorsa.


Non condivido la soluzione adottata dal Mossiere a seguito dell’infortunio del cavallo del Leocorno.


Non mi convince che si possano trattare analogamente il caso di infortunio al cavallo di rincorsa ed il caso di infortunio ad uno dei nove cavalli cui la sorte ha assegnato un posto dentro ai canapi.


Nel secondo caso è ragionevole che non si cambi la busta, perché l’esclusione per infortunio al cavallo di una delle nove contrade cui è stato assegnato un posto dentro ai canapi non determina un vero e proprio spostamento della posizione delle altre: si crea semplicemente uno “spazio vuoto” tra le due contrade che si trovavano accanto alla contrada esclusa, senza alcuna significativa alterazione dell’ordine della mossa e senza che alcuna contrada subisca una radicale modificazione della propria posizione ai fini dell’allineamento.


Tutt’altra cosa è “prelevare” la nona contrada e “costringerla” ad uscire dai canapi.


Non si tratta più di consentire un eventuale abbassamento della contrada o contrade poste più in alto rispetto a quella esclusa per infortunio, ma di imporre alla contrada una “risalita” dal nono posto al decimo, e, quel che è più clamoroso, di costringerla a uscire dai canapi ed a collocarsi di rincorsa, posizione che ha – come ben sappiamo – caratteristiche macroscopicamente diverse ed eterogenee rispetto alle altre nove posizioni.


Non v’è chi non veda che siamo di fronte a due casistiche imparagonabili, che non possono assolutamente essere trattate allo stesso modo.


Aver costretto la Pantera ad abbandonare la propria posizione tra i canapi ed averle imposto di partire di rincorsa, senza riaffidare invece alla sorte l’assegnazione del posto di rincorsa, che la sorte aveva assegnato solo e soltanto al Leocorno, è stata una indebita e gravissima forzatura.


La sorte è stata manipolata e violata.


Di fronte alla manifesta impraticabilità di una soluzione tanto illogica, iniqua, ingiusta, si sarebbe dovuto cambiare la busta e consentire che fosse la sorte a riassegnare il posto di rincorsa, così come gli altri posti dentro ai canapi.


Il caso ci aveva posto di fronte ad una situazione che rendeva impossibile attuare l’allineamento previsto dalla prima busta se non compiendo un atto arbitrato ed iniquo, per cui si verteva senz’altro nell’ipotesi di cambio della busta: si verteva cioè nell’ipotesi in cui il Mossiere intendeva dare la mossa, ma la mossa sarebbe stata (sempre e comunque) invalida (art. 65 lettera b; art. 85 n. 6); mancava infatti la contrada cui era stata assegnata la rincorsa e che doveva dare il tempo della partenza, per cui mai la mossa sarebbe stata valida (“la mossa è da ritenersi valida quando almeno l’incollatura del cavallo della contrada di rincorsa verrà a trovarsi all’altezza del verrocchino” – norma interpretativa della mossa anno 1972).

 

Delta