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Solo con le azioni giudiziarie nei confronti dei cavallai si risolve la questione delle assenze

La folkloristica interrogazione di Castellani, esaminata ieri, conferma quanto inefficace potrebbe essere attuare l'allontanamento del cavallo, per punirlo di un'azione compiuta dal rispettivo proprietario, dall'attività paliesca per un determinato tempo.

Se il sor Demossi dovesse indirizzarsi verso questa direzione, magari aiutato dai cavallai recentemente risorti, si creerebbe l'effetto elastico del boomerang australiano..

Inutile combattere le assenze, costruite attraverso accordi economici, se si dovessero attuare squalifiche temporali. L'obiettivo del Comune non è certo quello di togliere dal giro di Piazza i cavalli esperti, o quelli su cui costruire le strategie. Se così fosse, come suggerisce tal Castellani si verificherebbe l'effetto elastico: via tutti i cavalli di "richiamo" e favorire l'ingresso al canape ad un sempre più consistente numero di debuttanti.

L'obiettivo non va rivolto verso i cavalli, ma i loro proprietari; quelli cioè che firmano i fogli per essere ammessi al Fallimentone.

Un'azione giudiziaria da studiare nei particolari dagli "avvocati palieschi" creerebbe questa equazione matematica: prendi i soldi e non porti il cavallo agli annusi? Bene ci troveremo di fronte al Giudice perché simile comportamento, dopo che Palazzo ha messo a disposizione tutto ciò che è possibile permla valutazione dell'equide, è uno specifico affronto alla legittima immagine, anche organizzativa, del Palio.

Chi sbaglia paga; solo con questa direzione si concretizza l'azione di tutela del Palio.

28 luglio 2022