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Giustizia paliesca: il dovere-obbligo del sor Demossi

Non è dato sapere se, barattando l'imbiancamento sanzionatorio, il sardo-sardo-tedesco abbia deciso di tornare ad agosto nel Nicchio; non è dato sapere se Montone o Nicchio abbiano intrattenuto contatti di "lavoro" con Capitanbruschelli; sappiamo realisticamente ben poco.

Ciò che sappiamo, poiché continuiamo a sfogliare la margherita, è che il sor Demossi non ha nessuna intenzione di "attivare" Fazzi per far scattare le richieste di discolpa ai "cattivi" di Provenzano, tra i quali spicca a tinte fortissime il nome di Giovanni Atzeni. Le sue infrazioni attraverso i filmati di prove e Palio porterebbero alla squalifica, avendo un'ammonizione pendente, di due Palii.

Si salverà, grazie al sor Demossi e alla struttura diplomatica del Nicchio, con una semplice diffida, la nuova sanzione della giustizia paliesca.

Tutto ciò è alla luce cristallina del sole paliesco, per cui il sor Demossi dovrebbe, almeno, farsi intervistare da uno dei suoi uffici comunicativi di Palazzo al fine di cancellare, una volta per tutte, le "indagini paliesche" che lo riguardano.

Dovrebbe trattarsi di un dovere-obbligo per sgombrare definitivamente le ombre che pesano su Palazzo e su questo deciso ed incomprensibile dietro-front attuato nelle tempestiche da Fazzi nei confronti di Tirelli.

Se Fazzi non viene sollecitato è facile risalire al responsabile, a meno di eventuali precise dichiarazioni.

27 luglio 2022