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Sor Demossi: dalle patetiche chiacchiere, di una patetica Siena, ai fatti inesistenti

Ascoltata in diretta, ascoltata registrata e, dopo aver preso gli opportuni appunti, ci rendiamo conto che la conferenza stampa del TG demossiano effettuata martedì 5, altro non è che una ulteriore patacca di chiacchiere inutili e senza alcun costrutto; servono solo ad infiocchettare una patetica città di Siena.

Mai un accenno ad un'autocritica che sarebbe stata accolta come l'inizio di una nuova fase; mai nel suo TG di martedì un chiarimento sul perché Civetta e Istrice siano state escluse attraverso una ribollita di due articoli; mai un accenno alla paura di far correre due cavalli evitando così le ire degli animalai; mai un chiarimento sul bluff Bircolotti, che, dal momento in cui è nominato, passa alle direttive di Palazzo e non dei Capitani o dei fantini; mai un chiarimento relativo alla febbre da cavallo di Ambrosione; mai un riferimento all'abuso di spostare una Contrada che si trovava tra i canapi e porla di rincorsa; mai qualcosa di tangibile che potesse illudere la stampa locale a ritenere che Palazzo avesse effettivamente sbagliato nel muovere i propri piedi.

Il sor Demossi si è auto-protetto rievocando casualità su causalità su tutto l'operato organizzativo; ma mandare alla scelta dei Capitani cavalli che due giorni prima avevano fatto emorragia non è protezione della Festa e non è casualità; come non è casualità evitare di capire l'esistenza di certe malattie nelle unghie dei cavalli. Come non è protezione della Festa e salvaguardia dei cavalli aver messo nelle mani degli animalai la Festa stessa.

Atteggiamento tipico, di chi non si sente coperto le spalle dalla conoscenza degli eventi, è quello di attaccare per primo e rendendosi conto, quasi immediatamente, quanto occorra aggiustare il tiro non sapendo perà quale fianco lasciare scoperto.

L'augurio che vogliamo rivolgergli comprende un pacchetto di cose da non fare, ma illustrarle sarebbe solo tempo sprecato e non ne vale proprio la pena.

10 luglio 2022