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Sempre convinti del "Via la Rai dal tufo" Sabato su La Nazione Pino Di Blasio ha deliziato iul mondo contradaiolo con un articolo riguardante i passi da lumaca che il Consorzietto sta faticosamente effettuando per la cessione delle immagini dell'annata paliesca. Ad appena 13 giorni dal Palio di Provenzano nulla è dato sapere su chi tra Rai e La7 otterrà l'esclusiva. Nel frattempo Di Blasio ha fornito cifre interessanti e che fanno effetto. La Rai, attraverso la quale sono nati gli animalai e gli attacchi alla Festa, ha fatto scendere la cifra dell'esclusiva da 60 a 35 mila eurini a Palio giustificando che i dati auditel sono particolarmente scadenti. Notizia di rilievo e che ci fa esultare; segno evidente che i bla-bla dell'era dorata della Muccona hanno contribuito decisamente a cancellare Siena dai desiderata video. Segno anche che, gli stessi bla-bla ripetitivi, noiosi e nostalgici, hanno creato l'effetto contrario nello spettatore e se si fa riferimento ai dati auditel significa che siamo alla frutta. Il "Voi non potete capire" di Frajese ha prodotto più danni e acredine che simpatie. L'augurio che la Rai venga abbandonata, ma solo perché è la stessa azienda a non volersi più interessare del Palio, è una notizia che fa esultare e che deve ridimensionare il Consorzietto e gli onorandini, sempre esultanti per gli scadenti dati auditel, come accadde nel luglio 2019 con la contentezza sfrenata di Cardini. Se poi a subentrare sarà La7 con il maratoneta Mentana (ma quanti giorni ha per confezionare il prodotto editoriale?) ci sarà da notare un ulteriore calo degli ascolti televisivi; fermo restando che i bacini di utenza restano sempre tre: la provincia di Siena, la Sardegna e gli animalai pronti ad esultare per la zampa ciondoloni a S. Martino. 20 giugno 2022 |
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