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Il Consorzietto non ha titoli legali per difendere il Palio in Tribunale

In un'intervista rilasciata ieri alle colonne de La Nazione, alla domanda di Di Blasio "Chi sarà l'avvocato difensore al processo?" il sor Demossi ha così risposto: "II nostro avvocato sarà Filippo Cei, difenderà sia il Comune di Siena e il Consorzio per la tutela del Palio, l'organismo vocato a difendere l'integrità della Festa".

L'intervista riguarda l'azione penale nei confronti dell'animalaio di turno che, come ha annunciato Lauretta, inizierà il 17 giugno, dopo che si sono conosciuti i cavalli pre-iscritti per Provenzano.

Le parole del sor Demossi che abbiamo riportato non corrispondono alla realtà dei fatti e sarebbe opportuno che il legale prescelto, ancora senza atto ufficiale di Giunta in quanto il Comune di Siena non risulta ancora costituito sotto il profilo degli atti amministrativi, venisse adeguatamente "informato".

Il Consorzietto, infatti, non può assolutamente sostenere alcuna causa, civile o penale, sotto l'etichetta "tutela el Palio" in quanto non è nelle prerogative dei 17 onorandini soci. Insomma, a differenza di come dichiara e pensa il sor Demossi, il Consorzietto non è assolutamente un "organismo vocato a difendere l'integrità della Festa".

Lo statuto del Consorzietto è lì a dimostrare l'esatto contrario di ciò che ha affermato il sor Demossi. Abusivamente il Consorzietto si è auto-definito di "Tutela del Palio", ma l'unica tutela su cui può esercitare la sua azione riguarda stemmi, emblemi e colori delle 17 Contrade. Anche i filmati della corsa del Palio rientrano nella sua giurisdizione legale, ma solo perché le immagini, che sono di esclusiva proprietà del Comune, sono state cedute gratuitamente al Consorzietto stesso.

Non è un caso che nel 1981 l'allora Sindaco Barni negò l'adesione del Comune al costituendo Consorzietto; non sarebbe un caso se il collegio difensore dell'animalaio di turno sollevasse la questione sulla presenza in aula dello stesso Consorzietto. Sarebbe veramente interessante con lo Statuto del Consorzietto tra le mani.

La tutela del Palio è esclusiva prerogativa del Comune di Siena e, se il sor Demossi vuole intervenire per diffamazione contro l'animalaio di turno, può farlo solo attraverso una deliberazione di Giunta, che non sembra esistere.

Certo ripercorrere tutte le tappe delle offese alla città da parte degli esibizionisti animalai e metterle a confronto con le recenti uscite dell'animalaio di turno ci sarebbe solo da buttarsi a terra dalle risate.

Nel periodo 1991-1993, ad esempio, la città era completamente accerchiata. Vuole, il sor Demossi, che gli raccontiamo cosa avvenne?

10 giugno 2022