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Tale e Quale sulle orme di Urbino de Ozieri

Urbino è considerato, con ragione, il cavallo martire delle strategie paliesche di fine anni '80. Le sue cifre sono scolpite dentro un tipo di mentalità strategica che, oggi, non si è certo affievolita: perdere con Urbino significava la peggiore soluzione possibile di immagine interna ed esterna per una Contrada.

Il cammino di Urbino è segnato dalle cifre: 11 presenze alla tratta dal 1977 al 1985; 4 Palii corsi consecutivamente; 3 vittorie consecutive; tre forfait da parte dei proprietari; 7 bocciature dei Capitani.

Sulle orme di Urbino adesso c'è Tale e Quale con le stesse cadenze di risultati statistici. Tale (ed anche Quale) con appena due Palii corsi su tre presenze alla tratta, ha vinto, come Urbino, al secondo Palio corso. Poi si è fermato per il virus e, dopo due anni, è ormai destinato ad essere escluso perché nelle strategie degli attuali capitanini dà troppa noia per l'immagine interna ed esterna.

Per lo Zeddino sarebbe il cavallo ad hoc, ma Tale (assieme a Quale) costituisce un pericoloso problema strategico per tutti i colleghi dello Zeddino; figuriamoci per i capitanini.

Certo, che avere due nomi composti (Quale e Ozieri), richiama troppa "attenzione".

Eppure la mentalità paliesca non si blocca e attraverso gli anni ripercorrere le stesse cadenze contro "i più forti"; prima Gaudenzia, poi Urbino e adesso Tale (senza Quale?).

Le orme della storia lasciate sul tufo sono sempre le stesse; i cicli ritornano e questa volta, dopo due anni di virus, lasciano l'amaro in bocca.

7 giugno 2022