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Debuttanti e cavalli: tutto nelle mani dell'Atzeni. Ma si imbrodolerà nuovamente?

Tutto il Palio di Provenzano, ma proprio tutto, è saldamente nelle mani di Giovanni Atzeni che è chiamato ad assumere in modo definitivo il ruolo che spettava a Capitanbruschelli nello smistare, tanti anni fa, cavalli e fantini nello scacchiere paliesco.

Se Putzu esordirà dipenderà solo dall'esito dell'estrazione di fine maggio; ma se ci saranno altri debuttanti dipenderà solo dal volere strategico del pescecane sardo-tedesco che non può permettersi il lusso di sbagliare mosse o di imbrodolarsi come è già accaduto nel recente passato.

Sul fronte dei cavalli da scegliere tutto dipenderà dalle strategie del sor Demossi, che potrebbe, anzi dovrebbe, imporre agli annusatori un ventaglio di soggetti ristretto per le scelte dei dieci capitanini, ma comprensivo solo ed esclusivamente dei cosiddetti cavalli esperti ed anche vincenti.

Il momento, in vista dello scimmiottamento degli yankee del centro, è delicatissimo in quanto da un mesetto a questa parte sta circolando la voce che Valter Pusceddu stia cercando di abbandonare la sponda della Lupa avvicinandosi concretamente all'Atzeni.

Quest'ultimo, all'improvviso, si ritroverebbe spalancata Porta Camollia e, con il coordinamento economico, la prospettiva appare abbagliante.

Senza il disturbo continuo tra i canapi, l'Atzeni può tranquillamente sposarsi nuovamente con il giubbetto dell'Istrice a patto di due condizioni che sembrerebbero emergere dalle richieste di Pusceddu. La prima riguarda l'aiuto incondizionato dell'Atzeni per favorire la vittoria del Pusceddu, ai danni dell'Arri, nello scimmiottamento yankee; la seconda è di assicurare un posto al canape a Provenzano al Pusceddu, che già indosserebbe il giubbetto della Lupa.

Delle due condizioni, quella più "facile" riguarda  lo scimmiottamento poiché, a meno di complicate intersecazioni di rivalità che potrebbero scaturire dall'estrazione del 29 maggio, sarebbe un po' difficoltoso presentarsi in Contrada con il Pusceddu, auto-liberatosi dalla Lupa.

Un meccanismo nuovo ed inedito creato da Valter Pusceddu. Da solo? Riteniamo che non sia così.

In un primo momento pensavamo che, l'uomo dietro l'angolo, rispondesse al nome del sor Demossi e ciò per il semplice motivo dell'inutilità della delega a Fazzi.

Il rapporto tra il sor Demossi, avvocato, e Pusceddu è tra i migliori. Non dimentichiamoci che proprio alla vigilia della sua vittoria amministrativa del 2018, il sor Demossi (avvocato) fece fare le paci a Legnano con il Coghe junior su una questione penale tra i due.

Ma l'uomo dietro l'angolo, dopo approfonditi studi redazionali, non è certo il sor Demossi. Chi ha costruito il tutto è un tale, Erbaggi, sempre attento all'evolversi delle strategie paliesche, sia sotto il profilo dei chiacchiericci che delle decisioni.

Erbaggi, a differenza del sor Demossi, sa costruire le strategie paliesche. Infatti, mon può essere stato che lui a spalancare la Porta Camollia per il ritorno dell'Atzeni, il quale non dovrà imbrodolarsi di nuovo.

9 maggio 2022