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Le sbornie su una pista per riempirsi solo la bocca

E' bastata una pioggerella, forse un po' più di una pioggerella, per far saltare due appuntamenti equini in programma: prima l'inutile Monteroni d'Arbia e dopo Monticiano.

Ma la pioggerella è servita agli addetti ai lavori e all'intera schiera dell'informazione locale per riproporre il tema della realizzazione di una nuova pista e di un nuovo fondo, come quello che ufficialmente è usato per il salto degli ostacoli già argomento di alcuni anni fa di polemica con Egli, cioè Silvaninocaro.

Il problema non è tanto di chiacchierare a vanvera per riempirsi la bocca, le colonne dei quotidiani e le pagine online, il problema è solo ed esclusivamente economico.

Le forzature, che da anni si susseguono, per vedere sorgere una nuova pista assumono i contorni di una duratura sbornia. Si parla solo con gli slogan e senza mai indicare concrete alternative non solo economiche.

La pista di Mociano, costruita su terreno di privati, è costata 21 anni fa 400 mila eurini oltre tutte le spese occorrenti al mantenimento e all'affitto (ricordiamoci che izyno aveva abusivamente realizzato un concordato gratuito). Oggi quanto costerebbe una pista e su quale terreno dovrebbe essere realizzata?

Forse, prima degli slogan confusionari fine a se stessi, si dovrebbero avere le idee chiare nell'individuazione del terreno, nei costi di realizzazione e, soprattutto, chi questi costi dovrebbe sostenere.

Teniamo poi sempre nel dovuto risalto che il giorno del Palio l'anello di Piazza non può garantire le caratteristiche del fondo di altre strutture. E fermiamoci qui.

19 aprile 2022