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Con questi annusatori dov'è la salvaguardia del cavallo da Piazza?

Sulla carta Siena resta pur sempre l'unico punto di riferimento mondiale per la tutela del cavallo, in considerazione delle numerose iniziative messe in atto nella gestione del Sindaco Piccini: pre-visita obbligatoria, Protocollo sull'uso delle sostanze di aiuto ai cavalli, Protocollo specifico per i cavalli che devono correre il Palio, prove di notte regolamentate, circuito equino per valutare i cavalli, i materassoni, l'annuso del tufo, clinica veterinaria di Casa Tolomei, uso dell'ambulanza, convenzione con l'allora Ministero dell'Agricoltura per ospitare i cavalli salvati e vecchi, potere ai veterinari dopo le batterie della tratta, convegnottoli equini di sole chiacchiere.

Tutto "made in Piccini" e in gran parte tutto sulla carta.

Dal lontanissimo 1991 ad oggi sono passati 31 anni e progressivamente quella "bandierina" di Siena prima ed unica al mondo per la salvaguardia del cavallo, da izyno al sor Demossi, si è andata a perdere nella realtà dei fatti.

Oggi parlare di Siena come punto di riferimento equino è una bestemmia per colpa esclusiva degli annusatori che si sono avvicendati nel ruolo.

Vedere ed osservare, da due anni a questa parte, come vengono attuati i parametri di valutazione significa semplicemente che la salvaguardia equina non è più un segno distintivo di Siena.

Far trotterellare per 27 metri i cavalli, limitandosi solo a questo, e poi valutarli positivamente è segno distintivo dell'assoluta impreparazione professionale degli annusatori che potrebbe contribuire a risvolti imprevedibili.

Siena non è più in grado di proporre meccanismi che servano per tutelare il "suo" cavallo, affidandosi solo all'accurata preparazione delle numerose stalle per superare i "disagi" che passano sotto gli inesperti occhi di ben cinque annusatori.

L'allora Sindaco Piccini aveva un jolly indiscusso: Marco Roghi. Ma la competenza equino-paliesca di Roghi derivava grazie alla sua permanenza nelle stalle di Contrada, attraverso la quale Roghi sapeva valutare se un cavallo fosse adatto o meno per correre in Piazza.

Il sor Demossi, come del resto i suoi predecessori, non ha mai voluto emulare l'asse Piccini-Roghi. I risultati sono ben visibili nel momento in cui gli annusatori ritengono di avere le giuste credenziali per stabilire se un cavallo sia adatto o meno per correre sul tufo.

Del resto se gli animalai riusciranno a trasferire il Palio alle Fornaci le responsabilità sappiamo dove ricercarle.

21 marzo 2022