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Fantasie al galoppo sfrenato

Nell'improvvisa conferenza stampa di venerdì, il sor Demossi, senza il fedele del collo (assente super-giustificato?), ha affermato che se la Toscana resta in zona bianca non esistono problemi sull'effettuazione del Palio.

Il sor Demossi non è a conoscenza di alcuni passaggi. Attualmente e fino al 20 febbraio, come da ordinanza di Speranza pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 30 del 5 febbraio, la Toscana è in zona gialla, ma da oggi al 29 giugno sarà sicuramente bianca. Al momento della conferenza stampa, però, la nostra Regione si trovava in zona gialla e non bianca come sostenuto.

Poi, un piccolo particolare sfuggito al sor Demossi. Se non verrà prorogato lo stato di emergenza del 31 marzo, cesserebbe anche il metodo delle Regioni a colori, introdotto dal Conte-bis; per cui occorrerebbe adeguata informazione prima di lasciarsi andare verso fantasie al galoppo perenne.

Altra fantasia riguarda il capitolo delle squalifiche e quella scemenza denominata amnistia. Incalzato dai giornalisti, il sor Demossi ha dato il meglio di se stesso affermando testualmente; "Voglio capire bene qual'è il sentimento generale a questo riguardo. Voglio conoscere il parere delle contrade, poi ovviamente la decisione finale spetterà a me. E' ovvio che in condizioni normali non si parla di un'amnistia. E' necessario quindi un po' di tempo per valutare il da farsi". Dichiarazione al di là di oltre ogni ragionevole dubbio e di ogni presunto potere decisionale. Prima di tutto il coinvolgimento delle contrade è quanto mai inopportuno e completamente inventato perché ingerenze esterne al Comune su problematiche disciplinari vanno a contrastare la sentenza del Tar del 1989, che sicuramente il sor Demossi non ha mai letto.

Al di là di questo particolare cosa significa "Voglio conoscere il parere delle contrade, poi ovviamente la decisione finale spetterà a me"? Significa che il sor Demossi non sa come muoversi e ricorre all'ascolto di 17 onorandini, che nulla possono prospettare, perché nulla sanno di "Regolamento per il Palio", e non posseggono le basi per una "serena" discussione sull'argomento. In altri termini il sor Demossi cerca appoggi in mare aperto confezionando capitomboli su capitomboli, che portano ad affogare, proprio perché non sa come muoversi.

Pazzesca è la scemenza che gli organi di informazione locale, abituati alle veline ed ai comunicati stampa, continuano a fomentare sulla cosiddetta amnistia per le tre Contrade squalificate (ed i fantini?). Se i 17 onorandini non conoscono il Regolamento, cosa conoscono gli organi di informazione?

Questa scemenza dell'amnistia non ha motivo di esistere; e non certo perché non è assolutamente contemplata nel Regolamento. Comunque saremo tanto felici di confrontarci nelle aule del Tribunale allorché il sor Demossi, visto che ha detto "la decisione finale spetterà a me", attuerà qualsiasi decisione non contemplata nella normativa paliesca.

Le fantasie galoppano veloci, ma non solo tra i mattoni di Palazzo.

Torniamo ad altra fantasia detta dal sor Demossi in conferenza stampa, quando ha iniziato l'alfabeto per i ringraziamenti: "l'iniziativa del Comune di Siena è stata appoggiata dal sottosegretario del ministero dell'interno Nicola Molteni,   e poi da Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia, che ringraziamo. Il mio grazie va soprattutto ai senatori Tiziana Nisini e Manuel Vescovi e al deputato Claudio Borghi per il grande lavoro che hanno effettuato". Gravissima lacuna del sor Demossi.

Non ha infatti ringraziato chi in Senato giovedì ha messo la faccia con ben due interventi, cioè il legaiolo senatore Briziarelli che, come vediamo in altra pagina, ha avuto il merito di convincere, specialmente in occasione del secondo intervento, i gruppi di: Forza Italia Berlusconi Presidente-UDC; Lega-Salvini Premier-Partito Sardo d'Azione; Gruppo Fratelli d'Italia; Gruppo Misto assieme a Italia dei valori.

Briziareli è stato molto molto bravo, per Siena, ed il fatto che abbia trascinato in toto i gruppi anche di maggioranza significa che non c'è stato, al contrario di quanto il sor Demossi vuole far intendere, alcun coordinamento e lo stesso gruppo dei legaioli si è schierato solo in un secondo tempo, allorché il senatore Candiani, segretario d'aula degli stessi legaioli, prendendo la parola ha detto: " Signor Presidente, il Gruppo Lega sottoscrive l'emendamento". Forse in questa occasione c'è stato l'intervento del parlamentare Borghi, ma sollecitato da chi? Riteniamo non certo dal sor Demossi. Anche il coinvolgimento di Fratelli d'Italia è intervenuto in extremis con il senatore Zaffini che ha affermato: "Signor Presidente, a nome di tutto il Gruppo dichiaro voto favorevole e sottoscrivo l'emendamento".

Tutto ciò dimostra, in modo chiaro e documentato, che l'emendamento non è stato costruito con un programma specifico, ma è frutto solo degli intrallazzi interpersonali di cui le normative sono ricche. Nonostante Borghi si accrediti meriti, sarà opportuno, come vediamo in altra parte, un sostanziale ridimensionamento della sua azione.

Allora torniamo alla domanda di base: perché il sor Demossi non ha ringraziato in modo convinto il senatore Briziarelli? perché, a nostro parere, il sor Demossi non ne era assolutamente a conoscenza. Detto per inciso, poi, la senatrice Nisini era assente alla votazione perché si trovava in congedo o missione. La velina che è arrivata al sor Demossi porta la firma di Borghi? quasi, quasi ne siamo certi.

Continuiamo. Il sor Demossi ha detto: "... per la prima volta arriva una legittimazione direttamente dal parlamento nazionale, grazie all'approvazione del sub emendamento 2.1000 che consente l'effettuazione di feste popolari e manifestazioni culturali all'aperto se si è in zona bianca". Fantasie pure.

Il sor Demossi ha sbagliato il numero dell'emendamento, che non è un sub emendamento. Briziarelli ha presentato il sub-emendamento classificato come 2.1000/94 alla prima Commissione del Senato che doveva analizzare il decreto legge 221; il sub-emendamento è stato poi convertito in "testo". Nell'aula del Senato, non c'è più il "testo" ma solo l'emendamento, poi approvato, e presentato da Brizichelli che è stato classificato come 2.1500/20; una considerevole differenza che non può sfuggire quando ci si presenta in conferenza stampa. Una svista o una fantasia? Tutto, comunque, conferma che il sor Demossi ha avuto la velina dall'onorevole Borghi, fermo alle fasi in Commissione.

Concludiamo con la strumentalizzazione di matrice politica fatta dal civico sor Demossi a faore dei legaioline di cui parliamo in altra pagina.

14 febbraio 2022