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Siamo sicuri che il Palio sia riconosciuto dal Ministero di Franceschini?

Il decreto legge 221 dopo la modifica di giovedì al Senato si è arricchito di un nuovo comma. All'articolo 5-bis, dopo il comma 2, la lettera a, il punto 1.2 è stato aggiunto al il punto 1.2-bis un nuovo periodo che recita: "In zona bianca sono consentite le feste popolari e le manifestazioni culturali all'aperto, anche con modalità itinerante, riconosciute di notevole interesse culturale ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42. Gli organizzatori producono all'autorità competente ad autorizzare l'evento la documentazione concernete le misure adottate per la prevenzione della diffusione del contagio da Covid-19 ai fini dell'inoltro alla Commissione di cui  all'articolo 80 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773."

Dunque, le condizioni per legge, al momento e fino al 31 marzo, per poter correre sono due: essere la Toscana in zona bianca ed essere il Palio riconosciuto dal decreto legislativo del 2004.

Ebbene proprio quest'ultimo tassello ci ha fatto sobbalzare, poiché non risulterebbe che il Palio sia stato ancora riconosciuto dal Ministero come manifestazione di "notevole interesse culturale".

Il 19 novembre 2018 il Consiglio comunale approvò all'unanimità, ma senza il voto del sor Demossi che era uscito dall'aula al momento della votazione, una mozione di Pierluigi Piccini per l'iscrizione del "Palio tra i beni culturali immateriali riconosciuti dal Mibac", il Ministero di Franceschini.

Ricerche approfondite non hanno fornito, al momento, la certezza assoluta che il Palio sia iscritto in questo elenco; soprattutto perché essendo un'"idea Piccini" sicuramente il sor Demossi non ha dato seguito all'iniziativa.

C'è anche da sottolineare la presenza attiva dell'incaricato del Ministero, Katia Ballacchino, il cui progetto a Siena è stato bloccato dalla pandemia. La studiosa doveva completare entro il 2020 il suo dossier, poi slittato al 2022 proprio a causa del Covid. Al momento, quindi, il Palio non risulta iscritto nell'elenco del "patrimonio culturale immateriale che, come prescrive l’art.7-bis del Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.Lgs. 42/2004), si rivolge alle espressioni di identità culturale collettiva”.

Le nostre ricerche proseguono, anche senza aiuti da Palazzo.

14 febbraio 2022