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Preso in contropiede il sor Demossi evita esultanze

Sileri deve avergli proprio rotto le uova nel paniere, al punto che il silenzio del sor Demossi sulla cancellazione dello stato di emergenza lo deve aver preso proprio in contropiede.

A parte una labile dichiarazione della scorsa settimana, il sor Demossi ha fatto calare un velo impenetrabile di silenzio sull'ormai certa cancellazione dello stato di emergenza e la conseguente cancellazione di ogni tipo di restrizione.

Ci attendevamo dichiarazioni quasi esultanti perché la fine dello stato di emergenza implica automaticamente la cancellazione di qualsiasi tipo di restrizione nella libertà individuale; dalle mascherine, al distanziamento sociale.

Dal 1 aprile si potrà tornare al 16 agosto e l'evento non sembra interessare il sor Demossi, o, meglio, sembra che ne sia infastidito stante la mancanza assoluta di dichiarazioni al riguardo.

Eppure per uno come lui, che sia nel 2020 che nel 2021 ha violentato le "regole del gioco" ed ha applaudito alla becera dimostrazione dei quattrogiornisti sotto le finestre del Prefetto del 16 agosto, ci aspettavamo un atteggiamento particolarmente diverso.

Perdere in contropiede all'ultimo minuto è sempre "complicato".

7 febbraio 2022