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Lo stato di emergenza nel caos per l'elezione del Presidente della Repubblica

Sull'eventuale proroga dello stato di emergenza, attualmente fissato al 31 marzo, è calata a gamba tesa anche l'elezione del Presidente della Repubblica. Vediamone i motivi.

La barzelletta del secolo che vede la candidatura di Berlusconi, il Silvietto nostrale che ha cancellato con un solo colpo la visibilità alla Meloni ed a quello che bacia (sempre?) i crocifissi, non produce effetti sullo stato di emergenza.

Se sarà Draghi a succedere a Mattarella, lo stato di emergenza potrebbe assumere una configurazione diversa da quella attuale con un nuovo Governo.

Mentre prosegue l'emarginazione di chi non si è deliberatamente voluto vaccinare, con le "liste dei negozi", ci si chiede cosa possa accadere il 1 aprile. Impossibile, veramente, pensare che si assista al semaforo verde per tutti e per tutto, per cui i due mesi pieni (aprile e maggio) che precedono l'estrazione delle Contrade devono essere attentamente monitorati sulle nuove, inevitabili, misure di contenimento.

Tutto dipende da cosa conterrà il nuovo stato di emergenza e se modificherà la terminologia. Di certo è che ogni passo, o passettino, verso Piazza del Campo dovrà fare i conti con disposizioni al momento attuale sconosciute da tutti. Palazzo compreso.

19 gennaio 2022