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L'importanza di proseguire i lavori della Commissione per il Regolamento

Le premesse indicano che, ancora una volta (la ventiduesima di questo secolo), l'inverno paliesco verrà congelato. Eppure i dossier sul tavolo di De Mossi, nonostante il "filtro magico" di del collo, sono particolarmente numerosi e altrettanto importanti.

Al di là del caos organizzativo che si sta presentando con l'ennesimo tentativo di De Mossi nella poerpetua violenza alle "regole del gioco", De Mossi deve tornare a convocare la Commissione di revisione del Regolamento per il Palio proprio per acquisire "poteri decisionali" che, allo stato attuale, lo stesso Regolamento non gli conferisce e lo obbliga a seguire una strada che De Mossi, per due volte consecutive, ha deliberatamente violentato.

Come abbiamo più volte evidenziato (addirittura i 20 settembre 2020 qui e qui), la modifica dell'art. 102 con l'inserimento di un comma o, addirittura, l'elaborazione di un bis dello stesso articolo, rappresenta la condizione necessaria per affrontare problematiche organizzative improvvise e mai codificate.

Non è solo una questione relativa all'attuale stato di emergenza pandemico, poiché, ampliando l'orizzonte, ci troviamo di fronte a ben altre "necessità organizzative".

Prendiamo, ad esempio, l'elezione diretta del Sindaco e poniamo, a base, che il ballottaggio finale tra i due candidati cada proprio a fine giugno, il 28 o il 29 del mese.

Ecco allora che ci troveremo di fronte ad un'altra situazione non contemplata dal Regolamento e, di conseguenza, occorre predisporre un piano organizzativo inedito. Un ballottaggio al 29 giugno crea non indifferenti problematiche riguardo l'intera organizzazione paliesca, e non ci vuole la mente del quattrogiornista per comprenderne la "gravità".

L'ampliamento decisionale del Sindaco, con la modifica dell'art. 102, permette un quadro organizzativo che allo stato attuale risulta improponibile.

Se De Mossi richiamasse al lavoro gli attuali componenti la Commissione, oltre all'art. 102 ce ne sarebbero ben altri da studiare e codiicare.

Gli esempi sono semplici: abolire la patacca ideata da Giulio Pepi sulle famiglie nobilastri e facendo risparmiare a Palazzo 12 nuovi costumi ed il noleggio di 6 cavalli. Ci sarebbe poi o la cancellazione dei cronometristi, o l'abolizione dei secolari Giudici di vincita.

Per tutte queste problematiche, e per altre ancora, c'è tempo a sufficienza per la scrittura; non esiste, invece, tempo a disposizione per la convocazione della Commissione.

20 dicembre 2021