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Proseguono, una dietro l'altra, le cenciate

"Non ho avuto alcun contratto con Siena per compilare il mio odg" ci ha detto telefonicamente l'onorevole Sani e la dichiarazione conferma, se mai ce ne fosse bisogno, le distanze abissali di De Mossi con Roma sulle questioni relative al Palio.

Per De Mossi l'odg presentato da Sani e Cenni, e penetrato all'interno del Governo, costituisce un arricchimento delle sue personali sputtanate in tema paliesco, visto che la direzione seguita dallo stesso De Mossi (leggi Molteni) fa emergere una distanza abissale.

Sani ha colto nel segno; De Mossi, e con lui Molteni, è ancora al "caro babbo".

L'iniziativa parlamentare, improvvisa e tempestiva, ha spalancato all'improvviso un enorme passaggio a Roma e che Siena, con De Mossi, deve saper gestire.

Una cenciata inaspettata che, nel momento in cui è stata assorbita, permetterà a De Mossi di convogliare in un unico tavolo senese chi, da Roma, avrà la determinazione giusta per seguire il percorso perfettamente tracciato da due onorevoli del PD.

All'appello, poi, mancherebbe ancora quell'onorevole che è tornato nell'Aula parlamentare grazie solo a Siena.

Sicuramente questa è una cenciata che potrà far recuperare a De Mossi terreno paliesco; anche perché Siena non è certo uno scimmiottamento di se stessa.

6 dicembre 2021