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Letterina aperta a De Mossi

E' giunto il momento di abbandonare gli slogan che affascinano i discepoli, i quattrogiornisti e coloro che sorvolano sulle normative come pensassero veramente che a Siena si possa continuare a fare come ci pare.

La presente letterina è tesa ad evidenziare come De Mossi sia impegnato in prima persona a riportare il tufo sopra le lastre di Piazza facendo tesoro del fatto che due onorevoli gli hanno confezionato sul piatto un passaggio smarcante di notevole rilievo.

Rendersi conto che da soli non si va da nessuna parte sarebbe già un passo in avanti importante; poi, se ci aggiungiamo che, abbassando un po' la cresta, ci potremo giocare molto bene le carte costituirebbe quel plus che è sempre mancato nelle decisioni, un po' catastrofiche, prese da De Mossi in questo 2021.

E' comprensibile il fatto che De Mossi operi da solo, poiché l'ufficietto, che lui stesso ha confezionato, non può fornirgli quelle stampelle necessarie su cui contare, in quanto il trio dell'organico non possiede quelle necessarie caratteristiche organizzative che servono per impostare il lavoro paliesco.

Essere soli non costituisce un modo per allargare sconsolato le braccia; De Mossi possiede quelle caratteristiche necessarie per saper decidere. L'importante, però, è che non si culli nel populismo quattrogiornista e che gli ostacoli da superare non risultino sempre colpa degli altri. Ogni riferimento al Prefetto non è casuale.

6 dicembre 2021