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Nessuna restrizione e poi: chi decide chi sì e chi no?

De Mossi sbandiera dal 2020 che il Palio è una Festa di Popolo e non un semplice ritrovo di cavalli e fantini. Bene, ma allora perché, specialmente nel 2021, De Mossi ha cercato tutte le strade per rendere questa Festa di Popolo uno scimmiottamento di se stessa?

La Festa di Popolo non può contemplare alcun tipo di restrizione e, di conseguenza, è inutile che il professor Montomoli, forse ispirato dal fenomeno cicione, inizi a blaterare su regole che non possono trovare attuazione all'interno di un "gioco" le cui regole sociali e di appartenenza non sono abbastanza a conoscenza di chi vorrebbe disegnarne i limiti.

De Mossi alcuni mesi fa, forse per sfidare il Prefetto, chiedeva addirittura 8-9 mila persone in Piazza e, di fronte a questa massima restrizione, chi avrebbe deciso chi sì e chi no?

Onorandini, lo stesso ente organizzatore (Palazzo) o chi altri? e con quali metodi di classificazione?

In Piazza ci torniamo come nell'agosto 2019, oppure si resta a casa a vedere le trasmissioni televisive per rendersi conto, attraverso le interviste ai fantini, quale solco esista tra Siena e gli scimmiottamenti.

Imporre restrizioni a Siena, e al suo Popolo, significa non aver mai capito cosa possa significare una "Festa di Popolo".

Volendo, De Mossi può iniziare a spiegarlo a tutti. Volendo.

2 novembre 2021