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Il momento di stabilire l'abolizione di qualsiasi restrizione

Il precedente Questore Capuano lo ha detto in modo fin troppo chiaro: «Tra deroghe per le manifestazioni storiche e aumento degli ingressi si tornerà a farlo come nel 2019».

Gli ex barbareschi, i cui nomi sono storia scolpita, si sono espressi verso De Mossi in modo abbastanza chiaro e definito: «... certe paventate limitazioni di cui si è sentito parlare affinché le istituzioni preposte possano acconsentire al ritorno dei cavalli nel Campo, lasciano alquanto perplessi».

Gli onorandini, nello sculacciare il collega dell'Aquila, hanno ribadito in modo deciso che: «... il forte desiderio e la determinazione ... di tornare a vivere il Palio ... nella totale normalità».

Gli stessi onorandini il 2 agosto, assieme al collega dell'Aquila, avevano teso a sottolineare che ogni decisione in merito ad un eventuale Palio in più sarebbe maturata «... dopo che anche le Assemblee dei popoli si saranno espresse sui criteri e sulle presumibili limitazioni a cui sottostare».

Il Consiglio comunale, al contrario, non si è mai minimamente interessato ed espresso sul tema delle restrizione e mai ha pensato di proporre una mozione che evitasse a De Mossi le frequenti cadute nel vuoto, come, ad esempio, la sospirata ideuzza di far entrare in Piazza solo 8-9 mila persone.

Alla luce di questi eventi e prese di posizione, appare opportuno proseguire con estrema semplicità nell'indirizzo che abbiamo sempre scelto e sostenuto: mai correre in Piazza con qualsiasi tipo di restrizione.

Lo snaturamento del Palio inizia proprio nel momento in cui, da parte della città di Siena, possano avanzarsi progetti di limitazione da sottoporre alle autorità governative.

Una volta che si dovessero accettare 8-9 persone in Piazza, secondo il De Mossi-pensiero, per il futuro le autorità governative proseguiranno con ciò che la città ha chiesto: 8-9 mila in Piazza sia nel 2022, 2023, 2024 e così fino al 2097.

De Mossi spinge per far breccia sull'effervescenza dei quattrogiornisti, ritenendo che possa aumentare i consensi elettorali. Forse farebbe meglio a rileggersi, rigo dopo rigo, la lettera degli ex barbareschi, oppure a comprendere nella profondità le parole di Capuano: «si tornerà a farlo come nel 2019».

Gli scimmiottamenti lasciamoli a chi scimmiotta ed ai fantini. Così, semplicemente.

11 ottobre 2021