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Capitanini o ambasciatori dei fantini?

Martedì prossimo i 17 (ma la data non ci risulta ancora esatta) i 17 capitanini si troveranno nella rocchetta degli onorandini per analizzare le richieste proposte dal Sindacato dei fantini e tendenti ad ottenere la quasi certezza che nel 2022 si stenderà sulle lastre di Piazza il tufo.

Ai fantini interessa, come è semplice immaginare, correre il Palio e la dimostrazione più concreta è arrivata giorni fa dalle "intuizioni" di At-zeni che ha invitato Siena ad imparare dagli altri.

La forza convincente di At-zeni sembra abbia coinvolto tutti i 17 capitanini, anche perché ha la possibilità di "addormentarne" almeno la metà.

E martedì, se sarà martedì, i 17 capitanini devono, come prima questione, interrogarsi se vogliono trasformarsi in ambasciatori del Sindacato, sposandone le direttive, oppure ritenere che sia più importante salvaguardare una Festa troppo diversa dagli scimmiottamenti che nel 2o21 hanno fatto felici i fantini.

Ritenere che sia possibile ignorare una tappa fondamentale, come quella del 31 dicembre nella quale dovrebbe bloccarsi lo stato di emergenza, è pura fantascienza perché si prosegue a ritenere Siena un mondo a sé e al di là delle normative statali.

Inutile lamentarsi di ciò che avviene al di là della mura, prendendo magari spunto dalle recenti disposizioni sugli ingressi agli stadi; il Palio non è una semplice manifestazione come qualsiasi tipo di scimmiottamento o di manifestazione con pubblico e offenderemo senza dubbi i 17 capitanini nell'entrare nei particolari che scandiscono l'unicità di Siena dal resto del mondo.

Perché sia chiaro: ogni iniziativa e pensiero, che devasti secoli di storia vissuta e documentata, costituisce un attentato vero e proprio ad un rito che nella sua cadenza prospetta sempre soluzioni diverse.

Se vengono studiate limitazioni, protocolli su misura e quant'altro di devastante possa realizzarsi dalla mente quattrogiornista, significa con estrema sincerità che si vuole "attentare" ad un bene collettivo che appartiene ad un'intera comunità.

Gli obiettivi del Sindacato dei fantini sono profondamente diverse, per fortuna, da quelli del Palio. Loro, i fantini, hanno necessità di incassare soldi e solo questi; il Palio ha ben altri motivi ed interessi che non si basano sul corrispettivo economico a meno che non torni d'attualità ciò che a metà del 1800 si mormorava e testimoniava sul ruolo di allora dei capitani.

La storia si ripete, sempre?

30 settembre 2021