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Capitanini al di là dei propri compiti istituzionali

Dietro sollecitazione del Sindacato dei fantini, i 17 Capitanini sono pronti a riunirsi per costringere De Mossi all'elaborazione di una specie di protocollo sanitario, la cui efficacia varia in percentuale attorno allo zero assoluto.

Fermo restando che fino al 31 dicembre 2021 è in vigore lo stato di emergenza; fermo restando che le manifestazioni statiche ottengono una percentuale superiore nelle presenze poiché i soldi fanno girare all'incontrario il covid-19; fermo restando, infine, che se si vuole correre in Piazza verrebbero stravolti i secoli di storia attraverso i quali l'unicità del Palio è garantita, ci si chiede perché siano i 17 capitanini a prendere iniziative che, istituzionalmente parlando, non spettano a loro.

Gli interlocutori di De Mossi sono, infatti, i 17 onorandini che, fino a prova contraria, hanno la rappresentanza giuridica dell'Ente Contrada e devono essere loro a "solleticare" lo stesso De Mossi a svegliarsi per non perdere ulteriore tempo.

Va sottolineato, del resto, che appare comico qualsiasi interessamento di buttare giù delle regolette senza aver ben presente quale scenario ci troveremo ad affrontare tra dieci mesi.

I fantini spingono per correre, come sostiene At-zeni; i capitanini sono obbligati ad accogliere, come hanno fatto in questo 2021, tali richieste; ma il Palio, la Festa è "qualcosa" di troppo complesso per essere "capita" da fantini e capitanini e va oltre alla loro immaginazione.

Attendiamo, adesso, attraverso le colonne di Lauretta lo svolgersi della situazione in questa prima fase del nuovo disastro 2022.

29 settembre 2021