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La mozione per il presente ed il futuro

Non potrà trovare luce dai banchi della minoranza quella mozione a cui nei giorni scorsi abbiamo accennato e che ha lo scopo principale di "restringere" l'azione, finora distruttiva e quattrogiornista, portata avanti da De Mossi nel biennio 2020-21 per stendere il tufo sopra le lastre di Piazza.

Dovrebbero essere i Fratellini d'Italia a prendere carta e penna per presentare la mozione che non deve avere alcuna forma di sfiducia nei confronti di De Mossi, ma solo limitarne le folkloristiche azioni a cui si è assistito nel 2020 e soprattutto quest'anno.

I Fratellini d'Italia dovrebbero guardare al presente per assicurarsi il futuro, poiché il meccanismo della mozione potrebbe rappresentare un invitante biglietto da visita per il 2023. Spigolando nella politica partitica, il gruppo più numeroso in Consiglio comunale farebbe da traino per l'imbavagliamento di De Mossi.

De Mossi ha ampiamente dimostrato tutta la sua confusione istituzionale nell'affrontare un argomento così decisamente fuori dalla sua portata, commettendo una serie incredibile di errori che avrebbero sconvolto ogni tempo organizzativo, cronometrato dallo scandire dei secoli.

Fino al 31 dicembre è in vigore lo stato di emergenza, che detta specifiche disposizioni a cui l'ente locale deve sottoporsi, senza blaterare impossibili limitazioni. E finché c'è lo stato di emergenza è praticamente impossibile prevedere cosa possa avvenire dopo questa data.

Sicuramente il Governo negli ultimi giorni dell'anno assumerà quelle decisioni indispensabili per comprendere dove possano indirizzarsi spettacoli e manifestazioni e, allo stato attuale, a nulla servono i paragoni nelle decisioni governative in merito alla quasi completa apertura degli stadi calcistici e di altre manifestazioni sorelle.

Le partite di calcio sono eventi statici per il pubblico; si guarda, si esulta, ci si abbraccia nonostante sia vietato, e alla fine si torna a casa. Il Palio non è così, perché al di là dell'evento statico (la corsa, come le partite) il Palio è un continuo assembramento prima e soprattutto dopo la corsa.

Creare, come vuol fare De Mossi, una progressiva limitazione al concetto di "assembramento" significa snaturare in toto cosa sia il Palio.

Il Palio deve ritrovare dignità istituzionale, persa allorché De Mossi ha veramente pensato di essere l'unico in grado di tutelare il Palio, con risultati noti e devastanti.

La mozione, che solo i Fratellini d'Italia può presentare, ha lo scopo di limitare le iniziative di De Mossi se non preventivamente "autorizzate" dal Consiglio comunale che resta, fino a prova contraria, l'unico organo istituzionale del Comune ad essere titolare delle norme del gioco, come prescrive l'art. 104 comma 2.

Non si tratta di rotture politiche; l'obiettivo è solo quello del presente e del futuro del Palio in quanto, sia cghiaro, qualsiasi tipo di limitazione nel 2022 la ritroveremo per tutti gli anni futuri finché non ci sarà l'obbligo governativo di andare a correre alle Fornaci.

Il futuro del Palio passa anche dalle decisioni che il gruppo consiliare dei Fratellini d'Italia vorrà assumere, per Siena e per la sua Festa.

27 settembre 2021

Ciò che non dovrà mai accadere