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Il trasferimento alle Fornaci

Il richiamo che l'ultima ordinanza sugli equidi del Ministero della Salute, proseguendo l'idea dell'animalaia legaiola Martini, ha fatto su un articolo (il 24) della legge sul "cavallo atleta" può rappresentare il primo passo verso il trasferimento del Palio da Piazza del Campo alle Fornaci.

L'assenza in Palazzo di personale e amministratori in grado di comprendere e capire quali siano i rischi che sta correndo la prima ed unica manifestazione al mondo ad essersi dotata di regole precise dal 1659, costituisce un enorme problema in quanto le partecipanti al "gioco" hanno radicato nella filosofia quattrogiornista l'impreparazione a saper analizzare una questione così complessa ed articolata.

L'articolo 24 della legge ha creato, come avevamo a suo tempo avvertito, una nuova struttura che dovrà scandire i tempi e le modalità per tutti gli scimmiottamenti italici.

Siena può salvarsi da questa ecatombe solo se saprà comprendere i pericoli e gli obblighi che stanno trasferendo il Palio verso le Fornaci.

Mancando a Siena un Sindaco come, al contrario, è avvenuto a Loreto, la strada che porta alle Fornaci è sempre più concreto.

Del resto lo studio del 2017 dell'Istituto Zooprofilattico di Brescia ha preso sicuramente ad esempio Siena ed ha impresso tagli con l'accetta che non possono essere accettati, né messi in opera da Siena.

Il semplice fatto che debba esistere uno spazio che serva a riscaldamento dei cavalli prima della corsa, costituisce uno degli ostacoli insormontabili per una manifestazione che dal 1659 ha sempre dettato regole precise e quasi mai imposte.

Lo studio di Brescia, commissionato dal Ministero della Salute, farà sicuramente da traccia alle nuove disposizioni normative per il "cavallo atleta": un'ordinanza ulteriormente rafforzata da norme di legge, oppure una vera e propria legge?

20 settembre 2021