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Il motivo della mozione

Lo abbiamo già accennato di recente: i 32 Consiglieri devono pensare all'opportunità di una mozione come mezzo di salvaguardia della serietà istituzionale del Palio.

Ciò che è avvenuto quest'anno, ed in parte anche nel 2020, non dovrà più ripetersi, né verificarsi, nel 2022, un anno di svolta solo a certe e determinate condizioni legate al diffondersi della pandemia.

Perché solo una mozione può costituire il mezzo di recupero istituzionale del Palio? Perché De Mossi ha dato ampia dimostrazione dei suoi limiti, dettati dal coinvolgimento del mondo quattrogiornista, di non essere in grado nella semplice gestione di un evento che lo oltrepassa e del quale poco conosce.

Se è vero, come lo è, che la sovranità, anche per usare termini legaioli, appartiene ai cittadini che la esercitano attraverso i propri rappresentanti che siedono in Consiglio, ecco che solo i 32 possono intervenire non tanto per riportare De Mossi nel suo ruolo di gestore delle "cose di Palio", quanto per assumere quell'incarico che i cittadini senesi hanno loro demandato anche sulle "cose di Palio".

Il ruolo del Consiglio è giustificato dal comma 2 dell'art. 104 del Regolamento, ma in una previsione che porta al 2022 occorre ben misurare i passi perché istituzionalmente il Palio torni ad essere una "cosa seria".

Il testo della mozione, ovviamente, è già pronto e nei prossimi giorni, trattandosi di un'"idea Sunto", verrà pubblicato.

13 settembre 2021